Il Meccanismo europeo di stabilità (Mes) ha spaccato un governo ormai sull'orlo dell'implosione. Mentre Luigi Di Maio definisce il Fondo salva-Stati uno "strumento antiquato" per far fronte alla crisi economica provocata dal nuovo coronavirus, le altre due anime della maggioranza la pensano diversamente.
Le tre anime del governo
Nicola Zingaretti è favorevole al Mes senza condizionalità, così come il leader di Italia Viva, Matteo Renzi. Il segretario Pd ha spiegato di avere fiducia "nell'impegno preso da Conte sui tavoli europei" e che se esistesse la possibilità di "avere dei miliardi a sostegno della nostra sanità senza condizionalità e rispettando la sovranità italiana", attingerebbe volentieri al serbatoio del Fondo salva-Stati.
Nella sua e-News Matteo Renzi ha fatto eco a Zingaretti, aggiungendo alcuni elogi all'Ue: "I sovranisti vogliono far credere che sia sempre colpa dell'Europa. Su tutto. Ma l'Europa sta dando una grande mano all'Italia. Se non ci fosse stata la Bce, oggi saremmo già falliti. E il Mes senza condizionalità va usato di corsa, piaccia o non piaccia ai populisti di maggioranza e opposizione". Infine la previsione su quali strumenti utilizzerà Roma: "Vedrete che l'Italia userà tutto: Bce, Mes, Sure, Recovery Fund. Tutto".
Completamente diversa l'idea del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. L'esponente di punta del Movimento 5 Stelle è pronto a dare battaglia agli alleati. Nel corso di un'intervista rilasciata a "Sono Le Venti", su canale Nove, sul Mes il pentastellato è stato chiarissimo: "C'è una trattativa in corso. Uso le parole di Conte: Il Mes è uno strumento antiquato. Forse è arrivato il momento di un mea culpa europeo, l'austerithy ha fatto tagli sulla spesa pubblica e questo ha indebolito la sanità pubblica".
Maggioranza a pezzi
Insomma, come scrive l'Huff Post, all'interno della maggioranza la tensione è palpabile. Il Fondo salva-Stati sta letteralmente distruggendo la coalizione, che adesso marcia su strade separate. Per fare una sintesi, Pd e Iv sono favorevoli al Mes senza condizionalità mentre il M5s non ha alcuna intenzione di cedere.
In mezzo a tutto questo c'è un Giuseppe Conte sempre più confuso. Il premier ha spiegato che no, l'Italia non ricorrerà al Fondo salva-Stati. Eppure la pressione della maggioranza è sempre più opprimente.
Nel frattempo il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis ha aperto ai
recovery bond. Per Roma è una notizia positiva ma che non autorizza a cantare vittoria. La trattativa con Bruxelles e gli altri Paesi membri resta lunga e in salita. Ancora di più ora che la maggioranza è spaccata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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