Mfe, la Borsa crede all'Opa su Prosieben

ll gruppo tedesco strappa del 13% dopo le voci di un maxi-finanziamento richiesto da Mediaset

Mfe, la Borsa crede all'Opa su Prosieben
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Manovre a Cologno Monzese in vista di un eventuale futuro assalto per prendersi tutta ProsiebenSat. Come anticipato dal Giornale il 14 novembre, il pressing di Mfe sul gruppo televisivo tedesco si sta intensificando e l'ipotesi di un'Opa prende piede sul mercato con il balzo di quasi il 13% del titolo ProsiebenSat a Francoforte in scia alle indiscrezioni circa il mandato di Mfe a un pool di banche per un maxi-finanziamento da 3,4 miliardi di euro. Acquisti anche in Piazza Affari con le azioni Mfe in deciso rialzo ieri (+2,6% quelle categoria A e +2,5% quelle categoria B).

Il gruppo che fa capo alla famiglia Berlusconi è primo socio di ProsiebenSat con il 29,99%, quota recentemente arrotondata per posizionarsi proprio a ridosso della soglia del 30 percento, oltre la quale scatterebbe automaticamente l'obbligo di Opa sull'intero capitale. Dall'ex Mediaset nessun commento alle ultime indiscrezioni. La richiesta di una linea di credito non implica che tali risorse verranno utilizzate nel breve termine, anzi l'approccio del gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi sembra improntato a un attendismo.

L'interesse principale del gruppo del Biscione è proteggere il proprio investimento strategico in Germania e questo si traduce in un monitoraggio molto da vicino di come evolve il business di Prosieben. A seguito dell'ultima trimestrale, il cfo di Mfe, Marco Giordani, ha fatto intendere chiaramente come l'attuale situazione molto critica del mercato pubblicitario in Germania «aumenta il senso di urgenza» e quindi sta sollecitando un'accelerazione del cambiamento anche attraverso «scelte radicali», senza ulteriori ritardi.

Prima di un'eventuale offerta, l'intenzione sarebbe quindi quella di guardare cosa farà nei prossimi mesi il management tedesco, in primo luogo relativamente alla richiesta di scorporo e cessione degli asset no core quali i siti di ecommerce Verivox e Flaconi. Sulla stessa lunghezza d'onda sono le richieste più volte avanzate dal secondo maggiore socio di ProsiebenSat, il gruppo ceco Ppf, che detiene il 15% circa del capitale e che per bocca del suo ceo Jiri Smejc ha più volte esternato l'insoddisfazione per l'attuale gestione.

Certamente l'indiscrezione del maxi-finanziamento ha acceso le scommesse di una futura Opa ed evidenzia «la possibilità di effettuare un'offerta su Prosieben anche senza l'utilizzo di azioni Mfe», commentano gli analisti di

Equita. La sim milanese ritiene che la strategia del broadcaster italiano sarà quella di muoversi con prudenza ed intensificare il pressing sul management di Prosieben per accelerare la cessione degli asset non strategici.

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