Pesante sforbiciata in casa Microsoft. Il colosso di Redmond ha annunciato un piano che prevede il taglio fino a 18.000 posti di lavoro nell’arco del prossimo anno. La maggior parte, 12.500, sono il frutto dell’unione del gruppo informatico alla divisione di telefonia mobile di Nokia, acquisita lo scorso aprile. Con l'operazione i dipendenti erano saliti fino a 127.000, a fronte dei 99.000 del 2013. Per i prossimi quattro trimestri, periodo nel corso del quale dovrebbero essere completati i tagli, Microsoft ha messo in conto tra gli 1,1 e gli 1,6 miliardi di dollari di oneri straordinari legati ai licenziamenti, di cui tra i 750-800 milioni per i trattamenti di fine rapporto. L’annuncio dei tagli è arrivato attraverso una e-mail spedita ai dipendenti dall’amministratore delegato Satya Nadella, e pubblicata sul sito di Microsoft. Si tratta della maggiore ondata di tagli della storia dell'azienda, fondata da Bill Gates e Paul Allen nel 1975 (allora si chiamava Micro-Soft Company).
"La settimana scorsa - ha scritto Nadella nell'e-mail - ho sintetizzato la direzione strategica e la piattaforma della società. Ho chiarito che il focus deve essere l’inizio del viaggio non la fine. I passi più difficili riguardano la creazione dell’organizzazione e della cultura per dare vita alle nostre ambizioni", ha aggiunto, specificando che la società comincerà a tagliare 13.000 posti di lavoro e che l’ampia maggioranza delle persone che rimarranno a casa riceverà notifica entro i prossimi sei mesi.
"È importante notare che stiamo eliminando posti in alcune aree e che ne saranno aggiunti in alcune altre aree strategiche", ha scritto Nadella, spiegando che la società "cercherà di essere il più attenta e trasparente possibile nel corso del processo".
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