Mondadori accelera sullo shopping

Il gruppo: "Focus sui Libri e investimenti fino a 250 milioni"

Mondadori accelera sullo shopping

Mondadori guarda al futuro con fiducia, promettendo il ritorno al dividendo per l'anno prossimo, il consolidamento dell'area Libri che genera il 91% dei margini e nuove acquisizioni. Il difficile anno della pandemia, il 2020, si è chiuso comunque con risultati superiori alle aspettative. Lo ha detto l'ad Ernesto Mauri che lascerà il timone a fine aprile dopo l'assemblea prevista per il 27, a Antonio Porro. E dunque nonostante le chiusura delle librerie nei mesi di marzo e aprile dell'anno scorso, il mercato librario è cresciuto segnando nell'ultimo trimestre, quello natalizio, un +17%. «Il calo dei ricavi causa pandemia era previsto dalla nostra guidance tra il 16 e il 18% - ha detto Mauri - ma siamo riusciti a chiudere con un -15,8% a 744 milioni mentre la generazione di cassa è cresciuta a 51,2 milioni».

Grazie anche a ristori per 11 milioni, dovuti per lo più al brand Electa (che stampa cataloghi per mostre, sbarrate come del resto i musei per quasi tutto il 2020), Mondadori ha chiuso 2020 con un risultato netto positivo per 4,5 milioni rispetto ai 28 milioni dell'anno precedente. Il risultato, reso possibile anche dalla riduzione di costi operativi e di struttura, risente comunque di 26,5 milioni di svalutazioni relative a Tv Sorrisi e Canzoni e ad altri brand. Migliora invece la posizione finanziaria netta ante Ifrs 16, che è negativa per 14,8 milioni da -55,4 di un anno fa. Un capitolo importante è poi quello delle acquisizioni, dove il gruppo presieduto da Marina Berlusconi ha dichiarato di voler investire fino a 250 milioni.

«Ho in mente tante possibilità e la dimensione non sarà importante - ha detto Porro, già amministratore delegato dell'area Libri - consideriamo la leva dell'acquisizione come leva di crescita». Il nuovo ad intende investire anche in ambito scolastico domestico e nel settore trade con acquisizioni all'estero. Quanto all'area media per ora non sono previste altre dismissioni di testate ma un potenziamento dell'area digital, anche in questo ambito sono attese acquisizioni, che già ora sostiene i margini del settore che in 8 anni si è drasticamente ridotto a favore dell'attività libraria.

Sul fronte del dividendo, Mondadori - che fa capo a Fininvest - prevede un ritorno alla distribuzione della cedola in maniera stabile a partire dall'assemblea 2022.

«L'obiettivo che ci stiamo dando l'avremmo centrato anche un anno prima ma la pandemia ci ha bloccato- ha detto ancora Porro- il nostro impegno è portare condizioni, che ci sono già a livello patrimoniale, a un livello tale da consentire all'azionista di poter tornare con continuità al dividendo». Ieri in Borsa il titolo è salito dello 0,71 per cento.

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