Il mutuo non è più lo stesso: che cosa cambia adesso

Restano ancora da stabilire le risorse a cui sarà necessario attingere per fare partire questa manovra

Il mutuo non è più lo stesso: che cosa cambia adesso

Accendere un mutuo senza doversi preoccupare dell'anticipo, con lo Stato a fare da garante per la compravendita di una prima casa: dovrebbe essere più semplice il percorso per gli under 35.

Questo pare essere l'indirizzo verso cui vuole tendere il governo, almeno stando alle parole pronunciate dall'ex presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, che ha illustrato alla Camera dei deputati i punti in cui dovrebbe articolarsi il cosiddetto Recovery Plan, documento spedito a Bruxelles per ottenere l'approvazione prima della concessione dei fondi comunitari. Per aiutare "i giovani a mettere su famiglia", il mutuo per l'acquisto di una prima casa, destinato per contribuenti al di sotto dei 35 anni, potrà coprire il 100% della spesa. Tale agevolazione andrà ad aggiungersi agli sgravi fiscali sull'accensione di prestiti destinati alla compravendita di una prima abitazione già annunciati col cosiddetto Documento di economia e finanza.

Nessuna chiarezza, al momento, per ciò che concerne invece le risorse che saranno necessarie per poter finanziare e quindi far partire la misura prevista dal governo Draghi. Di certo il Decreto imprese (la cui discussione è in previsione per la prossima settimana), che potrà disporre dei 40 miliardi di euro previsti dal più recente scostamento di bilancio, sarà maggiormente indirizzato a dare un po' di ossigeno alle attività soffocate dalle misure restrittive anti-Covid imposte dall'alto. Ecco perché il premier aveva esplicitamente parlato di "altre risorse" a cui attingere per favorire l'avvio di questi nuovi incentivi per gli under 35.

In realtà il Fondo mutui prima casa, quello gestito dalla Consap, è già esistente ed attivo e può contare ancora su un fondo residuo di 206,9 milioni di euro su una base di partenza di 600 milioni. Anche in questo caso i destinatari sono gli under 35 con lavoro atipico o coppie composte da almeno un contribuente al di sotto dei 35 anni di età. In piedi da circa 6 anni, il Fondo Consap ha approvato 209.500 richieste di accesso a tali benefici: solo nello scorso anno sono state ben 43.613. Come riportato da "tg24.sky", ben il 60% del totale delle richieste è arrivata da giovani contribuenti, di età compresa tra i 20 ed i 35 anni, che avevano intenzione di acquistare una prima casa.

Risale invece a due anni fa il cosiddetto Decreto crescita, che aveva messo a disposizione delle giovani coppie un fondo di 100 milioni di euro per l'acquisto di una prima abitazione: un mutuo al 50% destinato sia all'acquisto che alla ristrutturazione dell'immobile. Abi ha segnalato un netto calo (-30%) dell'accesso ai prestiti negli anni 2008/2010, probabilmente connesso alla crisi economica ed occupazionale, e quindi anche al calo demografico ad esse seguito.

Nel 2021 si registra invece un'inversione di tendenza, anche grazie alle nuove agevolazioni: nel primo trimestre dell'anno in corso circa il 27% dei richiedenti mutuo ha un'età compresa tra 24 e 35 anni (+2,4% del dato negli ultimi 4 anni).

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