Io non sono particolarmente attratto dalla politica. L’italiano medio o ne sa di calcio o ne sa di politica. In taluni sfortunati casi ne sa di entrambe le cose. Io mi picco di essere dal lato opposto: non mi interessa né l’uno né l’altro.
Se posso esprimere una valutazione personale mi pare che noi italiani, indipendentemente dal governo in carica, abbiamo una visione distorta dell’unione europea. Tutte le volte che parliamo di Europa sentiamo di sottofondo l’inno alla gioia. In realtà la competizione tra Stati nell’Unione Europea è ammessa e quindi anche la competizione fiscale. Io non sono un sovranista e nemmeno un nemico dei sovranisti ma constato che gli Stati europei fanno i loro porci interessi come è giusto che sia mentre noi siamo sempre un po’ succubi dell’Europa. Ci vorrebbero un po’ più di palle da parte nostra. Io sono europeista nel senso che 70 anni di pace questo continente non li vedeva da secoli (in realtà per non far torto ai morti di Srebrenica bisogna sempre ricordare che ci sono tante piccole guerre in corso anche ora dal Donbass – se la vogliamo considerare Europa – all’occupazione della Transnistria se sempre la vogliamo considerare Europa passando per la ex guerra dei Balcani). E quindi sotto questo profilo evviva l’Europa. Ma andare in Europa per fare i propri interessi non è essere anti-europeista, è la realtà di quello che fanno tutti gli altri. Mi hanno fatto male le scuse di Junkers e della Lagarde alla Grecia: hanno accoppato qualche decina di migliaia di pensionati greci con la loro politica del rigore (gli ospedali non hanno soldi, drammatici i reportage dal fronte sanità greco) e poi hanno chiesto scusa con una faccia di tolla che nemmeno un bambino che ha rubato le caramelle al supermercato può avere. Quindi quando la Merkel si ingerisce negli affari interni italiani e all’orizzonte si annuncia la patrimoniale francamente mi vengono i brividi perché so che io voto dei politici che stanno abdicando all’Europa e non rispettano i miei interessi legittimi di cittadino italiano. E ammetto pubblicamente che le ultime elezioni non sono manco andato a votare (in realtà perché non ci sono riusciti fisicamente ma la sensazione è stata quella per la prima volta in assoluto di sollievo: non potrò dire che mi hanno fregato anche questa volta).
In conclusione questo governo che piace tanto all’Europa e ai mercati mi fa un po’ paura perché ritornerà la soggezione all’Europa, che non vuol dire essere più o meno sovranisti, non c’entra, c’entra essere nelle mani di forze che non è certo facciano i miei interessi personali di cittadino italiano nella misura in cui essi curano invece e curano anche molto bene gli interessi dei cittadini di altre nazioni europee.
Non so se mi sono spiegato … in ultima analisi spero di stare male anche la prossima volta che si vota così di nuovo non mi frega nessuno.
Oggi come oggi il nostro indice Ftse All Share ha fatto il naturale rimbalzo e punta con decisione verso quota 24.000. Dire che ci arriva non lo so perché siamo nelle mani della Merkel e io non posso leggere cosa ha in mente. Però il Money Flow ormai sta arrivando sopra il livello superiore del Money Flow mentre il MC Clellan è sfacciatamente positivo. Le probabilità propendono per un rialzo ancora di una o 2 settimane.
Per la prima volta in assoluto da mesi però segnaliamo una azione negativa.
SEGNALE NEGATIVO ATLANTIA: la forza relativa ha girato pesantemente verso il basso rompendo la resistenza dell’ultima congestione. I prezzi sono ancora in congestione ma gli argini del momentum hanno rotto e ci aspettiamo un capitombolo.
EDILIZIA ACROBATICA: l’abbiamo segnalato in tempo reale sul blog ad inizio settimana scorsa, ottimi fondamentali e forza relativa esplosiva se
rompe i massimi precedenti vola.ENEL: di solito non ci occupiamo di pesci grossi ma il pattern della forza relativa è esplosivo perché il momentum è talmente forte da portare il titolo a rompere i massimi relativi precedenti.
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