No tasse su redditi esteri e flat tax: così i pensionati italiani se ne vanno in Portogallo

Nel 2017 sono stati 4.300 i nostri connazionali a trasferirsi

No tasse su redditi esteri e flat tax: così i pensionati italiani se ne vanno in Portogallo

Italia, addio: dopo la fuga di cervelli, la fuga di pensionati. Direzione Portogallo. Già, l’estremo ovest della penisola iberica è il nuovo El Dorado per godersi la terza età.

Come rende noto il Servizio degli stranieri e delle frontiere di Lisbona, nel 2017 sono stati ben 4.300 gli italiani che hanno fatto le valigie e si sono trasferiti nel Paese lusitano, in aumento del 50% rispetto al 2016. Per un totale di 13mila nostri connazionali che oggigiorno vivono stabilmente lì.

La fuga in Portogallo

Federico Fubini, per il Corriere della Sera, fa la lista di tutti i perché. Il governo portoghese ha puntato forte sull’immigrazione (dei ceti medi) come strumento per crescere, attirando come una calamita anche i pensionati europei. In che modo? In primis pagando zero imposte sui redditi maturati all’estero, a patto però che le persone in questione trasferiscano la loro residenza in Portogallo. Insomma, vi è la condizione di vivere sei mesi l'anno nel Paese o disporre di una casa "che permetta di presumere l'intenzione di tenerla e occuparla come residenza abituale".

Poi, il governo ha previsto una flat tax al 20% per i

residenti non abituali sui redditi maturati in Portogallo in una cinquantina di categorie. Cosa che ha creato lavoro (soprattutto hi-tech) e indotto fiscale. Ecco, qualcuno, a Roma, potrebbe prendere nota.

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