"No tax area troppo costosa": emendamenti inammissibili

La proposta avanzata congiuntamente da Pd e Pdl respinta perché mancano le coperture. Ora si punta a concentrare il taglio del cuneo nella fascia 15-20mila euro

Il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni col viceministro Stefano Fassina
Il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni col viceministro Stefano Fassina

A Palazzo Madama la presidenza della commissione Bilancio ha dichiarato inammissibili gli emendamenti alla legge di stabilità presentati da Pd e Pdl per rimodulare il cuneo fiscale aumentando la no tax area fino a 12mila euro l’anno. Attualmente è infatti a 8mila euro, mentre per i pensionati è 7.500. La proposta di modifica è stata cassata per difetto di copertura che era indicata dagli emendamenti nei tagli alle spese delle amministrazioni pubbliche.

Il finanziamento dell’estensione della no tax area è stata bocciata perché troppo costosa. "L’estensione dell’area degli esenti a 12mila euro è stata una suggestione mediatica, avrebbe assorbito tutte le risorse disponibili - ha spiegato il relatore del Pd, Giorgio Santini - solo l’equiparazione dell’esenzione per pensionati e lavoratori dipendenti, pari a un aumento di 500 euro, sarebbe costata 1,2 miliardi". A questo punto l'orientamento della commissione Bilancio e del governo è concentrare il taglio del cuneo fiscale sotto il tetto dei 30mila euro e, in particolar modo, a concentrare le detrazioni nella fascia tra i 15 e i 20mila euro. "I benefici aumenteranno nella triennalità - ha continuato Santini - con un aumento graduale degli stanziamenti nel 2015 e nel 2016".

I senatori del Pd e del Pdl stanno, infatti, provando a individuare nuovi capitoli di copertura per riformulare gli emendamenti. "Lo spirito non è di contrapposizione con il governo", ha commentato il piddì Gian Carlo Sangalli.

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