La nuova Irpef a quattro aliquote, che dal 2022 promette tagli per oltre 6,5 miliardi ai 30 e più milioni di contribuenti, arriverà a marzo. L’emendamento del Governo alla manovra di bilancio, approvato dal Senato, non cita il nuovo sistema di scaglionamento, ma è quasi certo che partirà dal terzo mese del prossimo anno, con un conguaglio per recuperare gli effetti della riduzione relativi ai primi due mesi dell'anno.
A rendere ufficiale il passaggio alla nuova Irpef sarà un chiarimento amministrativo dell’agenzia delle Entrate. Che permetterà di evitare il caos che pioverebbe sui sostituti d’imposta chiamati a far fronte a tre variabili: le nuove aliquote, l’adeguamento delle addizionali - che si dovranno allineare al nuovo impianto, che prevede quattro scaglioni - e l’assegno unico. Proprio le addizionali sono l’elemento che permette di tracciare i tempi del taglio d’imposta. Regioni ed enti locali devono armonizzare la loro Irpef e passare dal sistema a cinque scaglioni a quello pronto a entrare in funzione. E l’emendamento governativo dà tempo fino a marzo per completare l’operazione. A marzo è previsto anche l’arrivo in busta paga del nuovo assegno unico, che assorbirà gli aiuti alla famiglia e le detrazioni Irpef per i figli a carico attualmente valide. In questo caso, l’avvio operativo è stato posticipato di due mesi: le famiglie potranno così avere il tempo necessario per presentare le dichiarazioni Isee su cui verrà calcolato l’assegno. Questi due fattori fissa l’arrivo della nuova Irpef all’inizio della primavera. Anche perché, se così non fosse, datori di lavoro e sostituti d’imposta sarebbero costretti a ricalcolare, per tre volte in tre mesi, le imposte di ogni contribuente.
Il taglio di un sesto dei benefici contenuti dalla manovra per il 2022 non ci sarà. Dai nuovi meccanismi dell’Irpef scaturirà il conguaglio, che potrebbe gonfiare - e non poco - gli stipendi e le pensioni del mese in cui il nuovo impianto debutterà, perché in quell’occasione verranno recuperati gli effetti dei mesi precedenti. Debutto che potrebbe cadere assieme all’arrivo degli effetti del rinnovo contrattuale dei dipendenti di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici. Col rinnovo verranno distribuiti gli arretrati, che vanno da 1.136 euro a 2.466 euro.
Il taglio Irap cancella l’imposta per 835mila partite Iva tra professionisti e ditte individuali. Per questi soggetti, il primo appuntamento del calendario delle imposte è l’acconto di metà giugno. Ma i contribuenti interessati dai tagli potranno disinteressarsene.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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