Nuove regole per il Superbonus: cosa cambia col 730

Ora c’è anche la notizia ufficiale: l’attesa proroga del Superbonus 110% è arrivata. Riguardo ai provvedimenti da adottare per impedire le frodi allo Stato sul Superbonus 110% si discute ancora

Nuove regole per il Superbonus: cosa cambia col 730

Ora c’è anche la notizia ufficiale: l’attesa proroga del Superbonus 110% è arrivata. Dopo l’inserimento nel Documento di economia e finanza 2021, il provvedimento verrà confermato nella legge di Bilancio 2022. Ma quali sono le nuove scadenze della misura di incentivazione introdotta dal dl “Rilancio” del 19 maggio 2020, numero 34, che punta a rendere più efficienti e più sicure le abitazioni degli italiani?

Fino a quando è possibile richiedere il Superbonus

Le nuove date entro cui è possibile usufruire dell’aiuto del governo sono le seguenti: per gli edifici unifamiliari la scadenza è prevista il 30 giugno 2022, mentre per le abitazioni plurifamiliari e i condomini il termine ultimo è il 31 dicembre 2023. Entro il 31 dicembre 2022, invece, si può aderire alla misura per i lavori eseguiti da persone fisiche su edifici composti da due a quattro unità immobiliari, se al 30 giugno 2022 si è eseguito almeno il 60% dei lavori. In caso contrario, la scadenza resta quella del 30 giugno 2022. Il 31 dicembre 2023, infine, è la data ultima per i lavori eseguiti dagli Iacp, se al 30 giugno 2023 è stato realizzato almeno il 60% dei lavori. In mancanza, la scadenza è quella del 30 giugno 2023.

Le regole anti truffa

Riguardo ai provvedimenti da adottare per impedire le frodi allo Stato sul Superbonus 110% si discute ancora. Si sta pensando di compilare listini prezzi prestabiliti, in modo da impedire che le fatture vengano maggiorate in maniera illecita approfittando degli sconti fiscali. Il riferimento potrebbe essere il prezzario redatto dalla casa editrice Dei, anche se l’Agenzia delle entrate ha mostrato più di un dubbio. A tal proposito, si attende la risposta ufficiale dell’organismo fiscale della pubblica amministrazione prima di procedere. Intanto, come conferma il Corriere della Sera, diventa sempre più indispensabile il visto di conformità per il Superbonus, obbligatorio anche nel caso in cui il bonus sia impiegato come detrazione in dichiarazione e non più, quindi, solo in caso di opzione per la cessione del credito o dello sconto in fattura. Non è necessario se la dichiarazione è presentata direttamente dal contribuente all’Agenzia delle entrate.

I controlli dell’Agenzia delle entrate

Le verifiche saranno anche a monte, oltre che successive alla presentazione delle richieste di sostegno economico. Il termine per una possibile sospensione dell’incartamento da parte dell’Agenzia delle entrate è di cinque giorni. Questa ulteriore forma di controllo si aggiunge all’iter tradizionale degli accertamenti effettuati a posteriori, come previsto dalla normativa vigente.

Gli altri incentivi edilizi

Per gli incentivi diversi dal Superbonus110% le nuove procedure sono valide esclusivamente nel caso di cessione del credito o di sconto in fattura.

Il visto di conformità, invece, è necessario per le comunicazioni trasmesse in via telematica all’Agenzia delle entrate a partire dal 12 novembre 2021. Le spese per il visto di conformità restano detraibili anche se il richiedente dispone del Superbonus 110% direttamente nel proprio modello 730.

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