Novità importanti per le pensioni dei lavoratori delle forze armate e di polizia a ordinamento militare e civile e del personale appartenente ai vigili del fuoco. Con la circolare numero 28/2022, l’Istituto nazionale di previdenza sociale ha deciso di cristallizzare gli attuali requisiti per l’uscita dal mondo del lavoro fino al 31 dicembre 2024. In parole povere, anche i lavoratori dei settori della difesa, della sicurezza e del soccorso pubblico usufruiranno del congelamento della speranza di vita. L’Istat ha confermato che negli ultimi tempi è calata l’età media di sopravvivenza e, rispetto al passato, gli importi dei contributi pensionistici non verranno toccati. Nel 2013, nel 2016 e nel 2019, questi ultimi subirono un adeguamento rispetto all’aumento dell’aspettativa di vita, mentre quest’anno l’aggiornamento relativo al parametro specifico è risultato nullo.
Il mantenimento degli attuali requisiti per il trattamento di vecchiaia
La conseguenza del mancato adeguamento dei requisiti pensionistici comporta la loro inevitabile cristallizzazione. Il trattamento di vecchiaia fino al 31 dicembre 2024 resta immutato e l’età massima dipende dal tipo di ordinamento militare o civile di cui si fa parte. La forchetta oscilla tra i 60 e i 65 anni, con almeno 20 anni di contributi.
Il trattamento anticipato
È rimasto invariato anche il trattamento di anzianità, sempre fino al 31 dicembre 2024, che prevede il versamento di 41 anni di contributi pensionistici, senza tener conto dell’età raggiunta. L’alternativa è il raggiungimento di un’anzianità contributiva di 35 anni avendo almeno 58 anni. Un’altra possibilità è data dal raggiungimento della massima anzianità per ciò che riguarda i contributi che corrisponde all’aliquota dell’80%, sempre che sia stata raggiunta entro il 31 dicembre 2011, perlomeno a 54 anni di età.
Come beneficiare delle cosiddette finestre mobili
Le finestre mobili per andare in pensione sono il periodo di tempo che intercorre tra la maturazione dei requisiti di pensione, in base alla forma pensionistica scelta, e la decorrenza effettiva della pensione. Le finestre mobili sono previste per quasi ogni forma pensionistica ma non per tutte.
Nel caso delle forze armate e di soccorso pubblico, il differimento resta a 12 mesi tra il perfezionamento dei requisiti anagrafici e contributivi e riscossione del primo assegno pensionistico a causa della finestra mobile. Il differimento sale a 15 mesi per coloro che, senza tener conto dell’età anagrafica, hanno raggiunto il tetto dei 41 anni di contributi versati.
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