Pensioni, l’errore da non fare per non perdere soldi

Stando ai dati attuali, commette un errore il lavoratore dipendente che lascia il Tfr in azienda anziché aderire a un fondo pensione: ecco perché

Pensioni, l’errore da non fare per non perdere soldi

Stando ai dati attuali, commette un errore il lavoratore dipendente che lascia il Tfr in azienda anziché aderire a un fondo pensione. Ricordiamo che oggi il lavoratore ha di fronte due possibilità nel decidere cosa fare del suo Tfr: si può lasciare in azienda, anche se per quelle con più di 50 dipendenti viene comunque accumulato presso l’apposito fondo Inps, oppure si può scegliere di girarlo a un fondo per la previdenza complementare. È vero che il Tfr in azienda non ha costi per il dipendente mentre la seconda opzione sì, visto che ci sono da considerare le spese di gestione previste dall’apposito fondo, ma secondo i dati aggiornati quando la buonuscita viene accantonata in un fondo pensione garantisce comunque una rendita migliore. Nel dettaglio, secondo gli ultimi dati, un Tfr in azienda ha registrato un rendimento medio del 3,6%; molto meglio i fondi pensione, con il 4,9% per quelli negoziali e il 6,4% per i fondi aperti. Senza dimenticare poi che il Tfr girato al fondo pensione gode di una tassazione agevolata. Lasciandolo in azienda, infatti, bisogna sottostare alle regole della tassazione separata con un’aliquota che va dal 23% al 43%.

Per le somme versate in un fondo pensione, invece, la tassazione base è del 15%, la quale si riduce di uno 0,3% ogni anno a partire dal quindicesimo anno d’iscrizione. La riduzione massima (che si raggiunge con 35 anni d’iscrizione) è del 6%: ne consegue che nella migliore delle ipotesi l’importo accumulato nel fondo pensione può essere tassato del 9%.

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