Cambia volto il verdolino delle pensioni. Novità non da poco sono in arrivo per milioni di italiani che percepiscono un assegno previdenziale. Di fatto con il decreto 31/2020, l’Inps e tutte le casse previdenziali che erogano gli importi dovranno indicare su ogni singolo verdolino tutte le trattenute delle quote associative sindacali. Ma non finisce qui. Sempre sul nuovo verdolino dovranno essere indicati anche tutte le variazioni che riguardano le trattenute. Il tutto sia attraverso comunicazione telematica che via posta. Il decreto dunque cerca di ridisegnare il verdolino previdenziale con alcune voci che finora erano state omesse. Questo tipo di informazioni “precise e puntuali” (così vuole il decreto), arriveranno ai singoli pensionati sia con una cadenza mensile attraverso il verdolino, sia con una cadenza periodica o annuale con un report riassuntivo. Infatti a fine anno i pensionati potranno trovare nella loro certificazione annuale (la CU) tutte le trattenute applicate per le quote sindacali.
Le informazioni che devono essere indicate, come ricorda Italia Oggi sono tre: la denominazione dell'organizzazione sindacale d'iscrizione; la decorrenza della trattenuta; l'importo della trattenuta. Le novità sono state introdotte con il decreto che aveva lanciato Quota 100 e reddito di cittadinanza. Ma i cambiamenti saranno operativi solo da questo mese. La mossa del governo è chiara: rendere più trasparente il flusso di trattenute che si abbattono sui verdolini dei pensionati. Spesso le quote di trattenuta sindacale vanno a “tagliare” l’importo dell’assegno previdenziale senza lasciar traccia nel cedolino. A questo va aggiunto anche il nodo rivalutazioni. Gli importi delle pensioni fluttuano in base alla perequazione legata al costo della vita.
E dunque tra adeguamenti e trattenute per i pensionati non è facile avere un quadro chiaro sul cedolino. Le nuove indicazioni vanno in questa direzione e cercano di fornire tutti gli strumenti necessari per interpretare al meglio ciò che si incassa sul proprio conto. Solo negli ultimi due mesi i pensionati hanno dovuto fare i conti con diversi cambiamenti in corsa sul cedolino. A gennaio l'errore Inps con quasi 100mila assegni errati (al ribasso) e poi tra aprile e marzo l'adeguamento alle nuove rivalutazioni al 100% fino a 4 volte il minimo.
Ora un nuovo cambiamento per dare chiarezza al quadro economico di chi percepisce l'assegno. Infine va ricordato che le comunicazioni sulle trattenute devono essere inviate via posta a tutti quei pensionati che non posseggono ancora il “Pin” per l’accesso al portarle della busta telematica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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