Philip Morris lancia Iluma. E il cuore è tutto italiano

Nuova Iqos a induzione. L'ad Hannappel: "Asse con 7.500 aziende e lavoro per 38mila addetti£

Philip Morris lancia Iluma. E il cuore è tutto italiano

È transizione anche per chi ha il vizio di fumare le sigarette tradizionali. Una transizione che punta a un futuro senza fumo, eliminando le sigarette nel più breve tempo possibile. Obiettivo che si è posta Philip Morris International, la stessa multinazionale che ha costruito la sua fortuna proprio sulle sigarette e che dal 2014 è protagonista di una vera rivoluzione, quella dei prodotti a tabacco riscaldato. Chiara la mission: venire incontro alle richieste dei consumatori, cioè di continuare ad assaporare l'aroma del tabacco garantendo una migliore esperienza e, soprattutto, semplicità.

Una svolta, quella di Philip Morris International, che vede l'Italia in un ruolo di primissimo piano, «grazie a una filiera integrata che parte dalla coltivazione del tabacco, si sviluppa attraverso l'eccellenza industriale del Paese e arriva ai servizi digitali più innovativi per il consumatore, dando lavoro a 38mila persone e collaborando con 7.500 aziende su tutto il territorio nazionale», ha ricordato Marco Hannappel, presidente e ad di Philip Morris Italia.

Ecco allora nascere Iqos Iluma, «la più grande innovazione in questa categoria, un prodotto che è stato disegnato partendo sempre dal feedback dei consumatori», sottolinea l'azienda. Come funziona Iqos Iluma? Il tabacco viene scaldato senza bruciarlo e senza combustione. Il tutto grazie all'induzione. Addio, quindi, a residui di tabacco e alla pulizia del dispositivo. La pianificazione di Philip Morris International per un futuro senza fumo, prevede nel 2025 di avere 40 milioni di utilizzatori di Iqos e più del 50% dei ricavi della società in prodotti senza fumo e combustione. Il sistema di riscaldamento a induzione, che caratterizza Iqos Iluma (prezzi: Prime 129 euro, 89 euro l'altra opzione), è stato realizzato presso lo stabilimento Philip Morris Manufacturing Technology di Bologna.

«Questo centro - spiega Hannappel - non è solo un polo industriale, ma anche di sviluppo: non produce solo il prodotto finito, ma anche il futuro di fabbriche e persone. Lo facciamo attraverso il centro di eccellenze industriali, un centro di servizi di ricerca e sviluppo dove si costruiscono macchine per il futuro e crea nuove fabbriche negli altri Paesi. La produzione su larga scala dei nuovi stick di tabacco Terea ha richiesto un lavoro congiunto con i nostri partner e investimenti per centinaia di milioni nelle linee produttive di Crespellano. Il mercato italiano è stato il primo, con il Giappone, a partire con i prodotti di nuova generazione: sono i Paesi più avanzati al mondo come numero di utilizzatori di prodotti a tabacco riscaldato».

Oggi, in Italia, si contano 2,5 milioni di utilizzatori, «dato in crescita perché chi prova Iqos in gran parte non torna a utilizzare le sigarette». Al 30 settembre scorso, a livello globale, risultavano 19,5 milioni i fumatori che hanno detto sì a questa transizione al tabacco riscaldato.

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