Nel primo trimestre di quest’anno il Pil è salito dell’1,2% su base annua, rivisto al rialzo rispetto alle stime preliminari che lo davano a +0,8%. Si tratta, secondo l’Istat del livello più alto dal quarto trimestre del 2010. La stima preliminare diffusa il 16 maggio 2017 scorso aveva rilevato un aumento congiunturale dello 0,2% e un aumento tendenziale dello 0,8%.
L'Istat rileva che il primo trimestre del 2017 ha avuto due giornate lavorative in più sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto al primo trimestre del 2016. La variazione acquisita per
il 2017 è pari a 0,9%. Rispetto al trimestre precedente, i principali aggregati della domanda nazionale hanno registrato una crescita dello 0,5% dei consumi finali nazionali e un calo dello 0,8% gli investimenti fissi lordi. Le importazioni sono aumentate dell'1,6% e le esportazioni dello 0,7%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per 0,3 punti percentuali alla crescita del PIL (0,3 i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private (ISP), 0,1 la spesa della pubblica amministrazione (PA) e -0,1 gli investimenti fissi lordi).
Anche la variazione delle scorte ha contribuito positivamente alla variazione del pil (0,4 punti percentuali), mentre l'apporto della domanda estera netta è stato negativo per 0,2 punti percentuali. Si registrano andamenti congiunturali positivi per il valore aggiunto di agricoltura (+4,2%) e servizi (+0,6%), mentre quello dell'industria risulta negativo (-0,3%).
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