Nel governo si continua ancora a discutere in merito a Quota 100, misura in via di scadenza varata dalla Lega che prevedeva la pensione anticipata al raggiungimento di un'età anagrafica di almeno 62 anni e di un'anzianità contributiva minima di 38 anni. Per il premier Mario Draghi si tratterebbe ormai di un capitolo chiuso: secondo quanto riferito da La Stampa, infatti, il presidente del Consiglio non vorrebbe più sentirne parlare. Si attende ora la prossima legge di Bilancio, prevista per il mese di novembre, quando sarà dissipato ogni dubbio circa il destino della riforma leghista ed il nuovo piano sulle pensioni.
Di certo si sa solo, la notizia arriva da Palazzo Chigi, che l'ex numero uno della Bce ha addirittura chiesto di trovare un nuovo nome nel caso in cui Quota 100 restasse in vigore per un altro po' di tempo, in attesa del prossimo provvedimento. Questo per far capire quanto il capitolo sia ormai considerato chiuso.
La posizione di Salvini
Raggiunto dai microfoni di La Stampa, il leader della Lega Matteo Salvini ha spiegato che non è da escludere un possibile mantenimento di Quota 100 anche per il 2022, ma naturalmente questa ipotesi non piace al segretario del Pd Enrico Letta, il quale comunque attende il giudizio di Mario Draghi. Più drastico invece Matteo Renzi, che in merito alla vicenda ha consigliato all'ex vicepremier di "riposarsi".
Un brutto colpo quello incassato dal segretario del Carroccio, che vede la maggioranza di cui anche il suo partito fa parte smantellare tutto quanto è stato costruito dalla Lega. Fra i tanti smacchi subìti, anche il ritorno di Elsa Fornero, voluta da Mario Draghi e rientrata dalla cosiddetta finestra col ruolo di consulente. I prossimi mesi saranno pertanto decisivi: sono in tanti (non solo la Lega), ad aver mandato messaggi inequivocabili al governo.
Guai a tornare alla Legge Fornero, che prevedeva la pensione a 67 anni. Anche alcune frange del Movimento 5Stelle, unitamente ai sindacati, hanno lanciato dei precisi avvertimenti. Ancora una volta si parla di flessibilità, e dell'introduzione di Quota 41, ossia permettere di pensionarsi una volta arrivati a 41 anni di contributi. La seconda ipotesi sul campo è quota 102 con un'uscita a 64 anni con 38 di contributi.
Le parole del ministro Franco
Interpellato sul caso, il ministro dell'Economia e delle finanze Daniele Franco ha confermato la sua intenzione di procedere con una soluzione equilibrata. Sul tavolo ci sono sostanzialmente due ipotesi: quella di prorogare temporaneamente Quota 100, ma in pochi sarebbero d'accordo, o lavorare per Quota 41, ma in forma alleggerita.
Intanto si parla di chi sostituirà il leghista Claudio Durigon, portato alle dimissioni dopo aver proposto di intitolare ad Arnaldo Mussolini un parco
di Latina, nel ruolo di sottosegretario all’Economia. Si fa il nome di Silvana Comaroli, rappresentante della Lega in commissione Bilancio. Potrebbe toccare a lei lo spinoso compito di difendere Quota 100.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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