Il lockdown del 2020 ha determinato una netta diminuzione del numero di sinistri e quindi importanti risparmi sui risarcimenti Rc auto. Oltre 2 miliardi, secondo l'Ania. Un «tesoretto» che ora potrebbe tornare nelle tasche degli automobilisti, con il governo che non esclude l'ipotesi di norme ad hoc. La notizia è arrivata dal ministero dell'Economia che, rispondendo ad un'interrogazione di Alessio Villarosa in commissione Finanze della Camera, ha aperto alla possibilità, annunciando l'avvio di un apposito tavolo tecnico con istituzioni, amministrazioni e associazioni. Secondo gli ultimi dati forniti al Parlamento lo scorso anno dall'Ivass, il prezzo medio dell'Rc auto è in calo costante dal 2012, con una diminuzione cumulata di circa il 30%. Nel bollettino sul quarto trimestre del 2021, l'istituto presieduto da Luigi Federico Signorini (in foto) ha evidenziato come il prezzo medio delle polizze si sia attestato a 360 euro (-5% su base annua).
Sempre secondo l'Ivass, il lockdown del 2020 ha avuto effetti significativi sull'andamento dei sinistri. Confrontando le stime dei premi incassati e dei risarcimenti, l'Ivass ha infatti stimato un risparmio per le imprese di assicurazione tra 2,5 e 3,6 miliardi di euro, che si può tradurre in un risparmio ipotetico per una garanzia Rc auto del 2020 di circa 70 euro.
Le compagnie di assicurazione hanno quindi programmato per gli assicurati benefici valutabili in 811 milioni di cui meno di 400 milioni già erogati in forme diverse, tra sconti al rinnovo o estensioni di copertura. Anche secondo le valutazioni dell'Ania, i risparmi dovuti al lockdown ammonterebbero a 2,1 miliardi di euro, di cui circa 1 miliardo sarebbe già restituito ai clienti.
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