Cambia tutto sui pagamenti: cosa saprà il Fisco (alla cassa)

Ecco le novità su pagamenti, pos e soprattutto sulle agevolazioni per gli esercenti: cosa cambia

Cambia tutto sui pagamenti: cosa saprà il Fisco (alla cassa)

Via libera al rimborso totale delle commissioni pagate da commercianti e ristoratori alle banche, a patto che il Pos sia collegato all’Agenzia delle entrate. Il provvedimento è contenuto nel decreto su fisco e lavoro approvato dal consiglio dei ministri mercoledì scorso. È stato esteso dal 30% al 100% il credito d'imposta sulle spese del Pos per un anno, fino al 30 giugno 2022, a favore delle partite Iva che hanno un fatturato inferiore ai 400 mila euro. Un importante passo in avanti, anche se la categoria dei commercianti chiede al governo un ulteriore sconto sulle commissioni strutturale e generalizzato, magari considerando l'esenzione del balzello bancario sugli acquisti fino a 50 euro.

La norma varata dall’esecutivo istituisce una nuova agevolazione anche sull'acquisto e il noleggio dei dispositivi che consentono i pagamenti elettronici con un tetto massimo di 230 euro. In questo caso lo sconto fiscale è pari al 70% per i soggetti con ricavi non superiori a 200mila euro, al 40% per chi fattura tra 200mila e un milione di euro, al 10% tra uno e 5 milioni. Per Confesercenti, lo sforzo in più sugli acquisti fino a 50 euro aiuterebbe le attività commerciali. Il costo del Pos, come ha ricordato laStampa, è inversamente proporzionale alla dimensione dell'azienda: incide di più sulle piccole imprese che sulle grandi.

Sul cashback, intanto, è arrivato lo stop. Il programma di attribuzione dei rimborsi in denaro per acquisti effettuati mediante l'utilizzo di strumenti di pagamento elettronici disciplinato dal decreto del ministro dell'Economia e delle finanze è stato sospeso per il semestre. Come avevamo già anticipato, i risparmi della misura andranno a finanziare il fondo per la riforma degli ammortizzatori sociali. Per l'anno 2022 è istituito nello stato di previsione del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali un fondo, con una dotazione di 1.500 milioni di euro destinato a concorrere al finanziamento di interventi di riforma in materia di ammortizzatori sociali.

Al cashback hanno aderito, scaricando la App IO, oltre 8 milioni e 900mila persone che finora hanno effettuato oltre 784 milioni di transazioni. Circa 5,9 milioni di utenti hanno più di 50 operazioni e quindi hanno già maturato il diritto a ricevere un rimborso fino a 150 euro. L’applicazione App IO rimane attiva, poter partecipare al cashback, ma anche perché funziona come punto di accesso telematico ai servizi, alle informazioni e alle comunicazioni della Pubblica amministrazione.

È cambiato però il calendario dei rimborsi, inizialmente previsti entro due mesi dalla fine di ciascun semestre; c’è uno slittamento, il nuovo provvedimento indica la nuova scadenza nel 30 novembre, sia per il periodo appena concluso sia per quanto riguarda i sei mesi del prossimo anno.

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