Al via gli accertamenti da parte dell'Agenzia delle entrate, che si è ufficialmente rimessa in moto dopo gli stop imposti dal governo in quest'ultimo anno per cercare di tamponare la sempre più grave crisi economica del Paese: i rinvii causa Covid sono dunque terminati, ed il Fisco è pronto ad inviare ben 15 milioni di atti, fra accertamenti, lettere di compliance ed avvisi bonari. La macchina, insomma, è ripartita.
Secondo quanto previsto dal decreto Sostegni varato dal governo Draghi, infatti, al momento resta sospeso soltanto l'invio delle cartelle esattoriali (circa 35 milioni), ma anche questo blocco giungerà a conlcusione alla fine di questo mese. Per quanto riguarda il resto degli atti, le proroghe sono già finite. Lo stesso Ernesto Maria Ruffini, direttore dell'Agenzia delle Entrate, ha firmato il provvedimento che ha dato ufficialmente avvio alla ripresa delle notifiche, che saranno inviate a scaglioni. Gli atti, infatti, verranno gradualmente smaltiti nell'arco di 10 mesi, al ritmo di 1,5 milioni ogni 30 giorni. A questi, naturalmente, andranno ad aggiungersi le nuove notifiche maturate in seguito. La strategia, dunque, è quella di procedere partendo dagli atti più vecchi.
Le prime notifiche del Fisco dovrebbero riguardare accertamenti, contestazioni, irrogazione di sanzioni, recupero di crediti di imposta e liquidazione e rettifica. Tutte quelle imprese o partite Iva che al momento si trovano in difficoltà potranno in ogni caso, secondo il decreto Sostegni, ricorrere alla definizione agevolata degli avvisi bonari. In pratica, coloro che hanno riportato una riduzione del volume d'affari superiore al 33% nel 2020 rispetto al 2019 a causa del Coronavirus, potranno versare l’importo senza sanzioni o aggiunta di altre somme.
Quanto ai 35 milioni di cartelle esattoriali in attesa di invio da parte del Fisco, non sembra essere prevista una nuova proroga. È molto probabile che dal mese di maggio anche queste ripartano, naturalmente a scaglioni (dovrebbero essere smaltite in circa 2 anni). Al momento, in ogni caso, chi si trova ad avere un debito fino a 100 mila euro con l'Agenzia delle entrate può già avvalersi di una rateizzazione sprint, versando così la somma dovuta gradualmente, suddividendola fino a un massimo di 72 rate. Non solo. Nel caso in cui l'importo della rata da pagare superi il 20% del reddito mensile, è anche possibile prolungare la rateizzazione fino a 10 anni.
C'è grande attesa per quanto verrà ulteriormente stabilito dal governo. Si parla anche di emendamenti al decreto Sostegni inerenti proprio alla situazione fiscale.
Il gruppo di Forza Italia, ad esempio, ha avanzato la richiesta di incrementare il limite delle cartelle da sottoporre a stralcio (passando così dagli attualmente previsti 5mila euro totali fino ai 10mila euro) e di alzare il limite di reddito previsto per poter usufruire della sanatoria, da 30 a 40mila euro. Fra le proproste, anche quella di estendere i benefici alle cartelle esattoriali fino all'anno 2015 (invece del 2010 previsto al momento nella manovra).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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