Attenzione al bluff sulle tasse: batoste sulla casa e gli affitti

Il direttore dell'Osservatorio sui conti pubblici italiani è intervenuto in audizione nelle commissioni riunite Finanze di Camera e Senato

Attenzione al bluff sulle tasse: batoste sulla casa e gli affitti

Da un lato alleggerire il carico delle tasse applicate sugli stipendi, dall'altro calare una pesante scure su casa e proprietà privata, questo il piano che auspica si possa realizzare il prima possibile Carlo Cottarelli, entrato nelle ultime ore all'interno della lista dei papabili ministri dell'ormai prossimo governo Draghi.

Per arrivare a ridiscutere l'Irpef, ha spiegato il direttore dell'Osservatorio sui conti pubblici italiani in audizione nelle commissioni Finanze di Camera e Senato, bisogna"ridurre l'evasione fiscale che rimane uno dei principali problemi dell'economia reale". Si parla di circa 108 miliardi di euro, secondo la commissione Giovannini, Cottarelli ritiene invece che si arrivi già "intorno a 125-130 miliardi l'anno". Come riferisce AdnKronos, il mancato premier ha poi allargato il tiro durante il suo intervento."La discussione sulla riforma di una delle principali imposte, l'Irpef, potrebbe aver più facilmente luogo nel contesto di una discussione sulla riforma complessiva del sistema tributario. Non fosse altro che possibili spostamenti di gettito potrebbero essere raccomandabili e utili tra diverse forme di imposizioni". Ecco quindi che i fondi necessari per attuare il suo piano sarebbero da reperire altrove. Perché non pensare a colpire le eredità e gli immobili di proprietà? "Si potrebbe considerare lo spostamento della tassazione dal reddito prodotto a quello ereditato o donato" od anche "uno spostamento verso una tassazione degli immobili". Cottarelli si dice tuttavia sfiduciato per quanto riguarda l'ultima opzione, che sarebbe "impossibile in Italia viste le vicende dell'imu sulla prima casa".

Gli immobili restano comunque nel mirino del direttore dell'Osservatorio sui conti pubblici italiani: "Riguardo alla tassazione da rendimenti immobiliari l'attuale sistema presenta alcune anomalie che si potrebbero correggere. La principale è che la cedolare secca dei redditi da investimenti immobiliari hanno una tassazione addirittura inferiore alla prima aliquota nominale dell'Irpef". La via da percorrere, secondo Cottarelli, sarebbe quella di "equiparare l'aliquota della cedolare secca per gli affitti di immobili abitativi a canone libero a quella prevista per la tassazione delle rendite finanziarie, quindi dal 21% al 26%. Si potrebbe anche equiparare la cedolare secca per gli affitti di immobili abitativi a canone concordato a quella prevista per la tassazione dei titoli di Stato portandola dall'attuale 10% a 12,5%".

Un'eventualità che aveva già sollevato le proteste di Confedilizia quando si diffuse la notizia che anche Giuseppi nel 2019 era interessato ad aumentare l’aliquota della cedolare secca sugli affitti abitativi a canone calmierato. "La cedolare sugli affitti calmierati è una misura sociale, condivisa da forze politiche, sindacati inquilini, operatori ed esperti del settore immobiliare. In questi sei anni di applicazione ha garantito un’offerta abitativa estesa, favorendo la mobilità di lavoratori e studenti sul territorio. Inoltre, come rileva la nota di aggiornamento del Def, la cedolare ha determinato una riduzione senza precedenti dell’evasione fiscale nelle locazioni. Insomma, c’è una misura che funziona, apprezzata unanimemente, ad alto impatto sociale: il Governo vuole davvero modificarla in peggio?", dichiarò in un comunicato ufficiale Giorgio Spaziani Testa. "La cedolare al 10 per cento esiste da 6 anni. È stata introdotta nel 2014 da un Governo a guida Pd e confermata nel 2017 da un altro Esecutivo a guida Pd".

Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri boccia l'idea del direttore dell'Osservatorio sui conti pubblici italiani. "Cottarelli sembra voler complicare le cose quando ancora non ha avuto nessun incarico. Parla di un ripristino della tassa di successione e della opportunità di tassare gli immobili salvo dire che poi l'ipotesi di tasse ulteriori sulla casa 'sembra impossibile in Italia'. Cottarelli offre pareri non richiesti e peraltro sbagliati", affonda il senatore azzurro, come riferito da LaPresse. "Forse una pausa di riflessione di qualche tempo gli farebbe bene. Perché certamente in Parlamento un ripristino di tasse, sia che siano di successione, sia che dovessero ulteriormente colpire gli immobili già tartassati, troverebbe molte difficoltà. Ebbi già qualche anno fa una discussione con Cottarelli sugli oneri che la sua presenza in Rai generava al programma di Fazio.

Disse che li destinava ai giovani studiosi. Come tagliatore della spesa pubblica in quell'occasione non si rivelò particolarmente efficace. Cottarelli cambi idea. L'Italia di tutto ha bisogno tranne che di altre tasse", conclude Gasparri.

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