La Commissione parlamentare d'inchiesta sulle banche ha fissato per inizio maggio il ciclo di audizioni dei sindacati del settore sulla tematica delle pressioni commerciali, che rischiano di compromettere la salute de lavoratori e il rapporto con i clienti. Lo ha detto la presidente della Commissione, Carla Ruocco, durante il seminario organizzato dalla Uil del credito su «Pressioni commerciali tra aggregazioni, profitto e benessere lavorativo. Alla ricerca di un sistema finanziario sostenibile» che si svolto giovedì 17 a Roma, nell'ambito del Consiglio Nazionale della Uilca. «È decisivo - ha detto il segretario generale Fulvio Furlan (nella foto) - che la problematica delle pressioni commerciali esca dall'esclusività dell'ambito sindacale e coinvolga altri interlocutori quali il Parlamento, le Authority, gli accademici. Perché la questione è culturale e riguarda che idea vuole avere questo Paese per il sistema bancario del futuro». E l'efficacia del sindacato, ha detto il segretario confederale Uil Domenico Proietti, «dipenderà dalla capacità di restare uniti». Magda Bianco, capo del dipartimento tutela clienti ed educazione finanziaria di Bankitalia, ha spiegato il ruolo dell'attività ispettiva e la sua attuale, che presto potrà contare (insieme con l'Ivass) sul mistery shopping «per il quale servirà anche un impianto sanzionatorio», ha detto.
E prezioso è stato lo spunto fornito da Maurizio Baravelli, professore di Economia e gestione della banca alla Sapienza, secondo il quale sono i modelli manageriali delle banche, superati dai tempi, a generare distorsioni. E, in ultima analisi, a produrre sistemi non sostenibili.
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