La Russia è entrata nella lista di quei Paesi che possono avere seri problemi a rimborsare il debito. In seguito all'invasione dell'Ucraina, dopo Fitch anche Moody's ha infatti tagliato il rating su Mosca.
Tempesta finanziaria
Nello specifico, Moody's ha abbassato la sua valutazione sul debito a lungo termine della Russia da Baa3 a B3. Ha inoltre indicato di mantenere alta l'attenzione alle sanzioni occidentali. Sulla stessa lunghezza d'onda Fitch, che ha a sua volta abbassato il rating di default a lungo termine in valuta estera di Mosca da BBB a B, con outlook negativo. Fitch, tra l'altro, ha fatto notare che l'unico altro precedente di un così ampio downgrade di sei notch su una singola entità sovrana è stata la Corea del Sud nel 1997.
"La gravità delle sanzioni internazionali in risposta all'invasione militare dell'Ucraina da parte della Russia ha accresciuto i rischi per la stabilità macrofinanziaria, rappresenta un enorme shock per i fondamentali creditizi della Russia e potrebbe minare la sua volontà di servire il debito pubblico", ha affermato Fitch in un report. Le sanzioni di Stati Uniti ed Europa - che vietano qualsiasi transazione con la Banca centrale russa - avrebbero "un impatto molto maggiore sui fondamentali del credito russo rispetto a qualsiasi sanzione precedente", rendendo gran parte delle riserve internazionali russe inutilizzabili per l'intervento in valuta estera, ha concluso l'agenzia.
Il motivo è presto detto: le sanzioni economiche, a detta delle principali agenzie di rating, hanno aumentato le minacce verso la stabilità macrofinanziaria del Paese. Non solo: tutto questo potrebbe aver minato anche la volontà di Mosca di servire il debito pubblico. Dunque, la diretta conseguenza delle mosse di Moody's e Fitch collocano la Russia in una posizione molto complessa. Il Paese guidato da Vladimir Putin, infatti, si trova adesso al livello "speculativo", e cioè a un passo dal livello " junk" , e quindi " spazzatura".
Cosa succederà a Mosca
In un contesto finanziario di sicurezza, i fondi internazionali e le banche centrali non avranno alcun problema a investire i loro denari. Se però questo contesto inizia a traballare, fino a diventare incerto, il rischio d'investimento cresce di pari passo. Ne consegue che nessuno vorrà accollarsi questo rischio. In altre parole, e semplificando al massimo, la Russia potrebbe essere travolta da una tempesta finanziaria, che andrebbe ad intaccare la sua economia.
"La sanzione degli enti governativi russi da parte degli Stati Uniti, le contromisure all'interno della Russia per limitare i pagamenti esteri, e le interruzioni delle catene di pagamento presentano alti ostacoli per la Russia per effettuare un pagamento di obbligazioni all'estero", ha spiegato JPMorgan in una nota indirizzata ai clienti.
Le agenzie sono concordi nel ritenere che le sanzioni abbiano incrementato la possibilità che Mosca sia inadempiente sul suo debito pubblico in dollari e in altri mercati internazionali. Ricordiamo che la Russia ha oltre 700 milioni di dollari di pagamenti di titoli di stato in scadenza entro la fine del mese.
Certo, il governo russo può contare su ingenti quantità di riserve per coprire il suo debito. Ma, agli atti pratici, varie misure – compreso il congelamento dei beni - potrebbero compromettere la sua capacità di effettuare pagamenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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