Arrivate le prime luci dell'alba, l'Ucraina ha nuovamente iniziato la conta dei danni. Colpite nella notte appena trascorsa gran parte delle principali città del Paese. A partire da Kiev, raggiunta da almeno quattro forti esplosioni, due anche in centro. Ancora una volta la più bersagliata è stata Kharkiv, il cui centro urbano sta iniziando ad assumere l'aspetto tipico di una città assediata e distrutta dal conflitto.
This morning in Kharkiv, a city #Russia is massively shelling. pic.twitter.com/V20VxTU8Qg
— Michael A. Horowitz (@michaelh992) March 3, 2022
Notte di bombardamenti
Kharkiv sembra essere il principale obiettivo da parte russa in questa fase del conflitto. Dopo il respingimento dell'assalto russo di domenica, dall'inizio di questa settimana la città è stata pesantemente bersagliata e colpita in pieno centro.
Ci sono molte ragioni per ritenere, da parte russa, Kharkiv strategica. Anche più della stessa Kiev. È da sempre considerata una sorta di “capitale dell'est” del Paese. Il suo oblast si estende poco lontano dal Donbass e dai territori controllati dai separatisti. Da Mosca si è quindi deciso di forzare la mano.
Nella notte che ha segnato il raggiungimento della prima settimana di conflitto, i bombardamenti su Kharkiv sono stati molto pesanti. Le esplosioni, secondo quanto riferito sui social dai testimoni e da numerosi civili, si sono succedute a ritmi quasi regolari fino all'alba. Gli abitanti non sono mai usciti da casa o dai rifugi, se non quando la notte ha definitivamente lasciato spazio ai primi raggi di sole.
Chi si è messo in strada per raggiungere alcuni degli ultimi negozi aperti ha trovato ancora le macerie fumanti. Sarebbero state colpite almeno tre scuole, forse anche la stessa Cattedrale. Ma non c'è conferma. Dalle immagini, si notano alcuni isolati dove le macerie ostruiscono la stessa circolazione stradale. I bombardamenti hanno riguardano anche alcune località vicine. Tra tutte quella di Izyum, a metà strada tra Kharkiv e Sloviansk. Colpiti alcuni edifici residenziali, ci sarebbero vittime tra i civili. In questa zona si stanno concentrando altri importanti sforzi bellici da parte russa. Qui infatti scorrono le arterie stradali che collegano Kharkiv al Donbass. Ieri le truppe di Mosca, che in città si mantengono sempre in periferia, sono state viste avanzare in alcune località attorno Izyum.
Photo: Damage to residential apartments block hit in airstrike in Izyum https://t.co/oL2oCNV72x #Ukraine pic.twitter.com/iIPM3EtSf1
— Liveuamap (@Liveuamap) March 2, 2022
Anche Kiev è stata duramente colpita. Nella tarda serata una violenta stazione ha coinvolto alcuni isolati vicino la stazione centrale. Nel cuore della notte le sirene di allarme aereo hanno suonato più volte. Intorno alle 3:00 due violente esplosioni hanno coinvolto il centro, altre due sono state udite in lontananza. Il sindaco della capitale, Vitali Klitschko, ha invitato nelle scorse ore i cittadini a prestare attenzione. "Il nemico è alle porte e vuole predere la città", si legge nelle sue dichiarazioni con riferimento agli scontri registrati a Bucha, Irpin e Gostomel, località in periferia.
Si muove la corte penale internazionale
Intanto, proprio nelle ore in cui la guerra è entrata nella sua seconda settimana, da L'Aja è arrivata la notizia di un'inchiesta per presunti crimini di guerra avviata dalla Corte Penale Internazionale. Il procuratore capo Karim Khan ha dichiarato di aver aperto un fascicolo per i fatti accaduti prima dell'invasione russa. "Ma vista l'espansione del conflitto negli ultimi giorni - ha aggiunto - è mia intenzione prendere in considerazione ogni crimine commesso da qualsiasi parte in conflitto, in qualsiasi parte del territorio".
Un'indagine è stata aperta anche dalla corte internazionale di giustizia, massimo organo giudiziario dell'Onu. Due udienze a porte aperte si terranno a L'Aja i prossimi 7 e 8 marzo. Il caso sarà quello sollevato dal governo ucraino circa le accuse di genocidio avanzate da Mosca contro Kiev e usate poi, secondo la parte ucraina, come pretesto per iniziare il conflitto.
Oggi riprendono i colloqui
Al confine tra Polonia e Bielorussia intanto riprendono i negoziati.
Nelle prossime ore le due delegazioni di Russia e Ucraina, che hanno raggiunto la località dove si svolgeranno le trattative, si incontreranno per discutere circa un possibile cessate il fuoco. Si tratterà del secondo round di colloqui dopo quello andato in scena sempre in Bielorussia nella giornata di lunedì.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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