Novità importanti per le partite Iva che attendono l’emendamento del governo, previsto oggi al Senato, da introdurre nella legge di Bilancio. La riforma del settore, con le quattro aliquote, potrebbe garantire risparmi ai lavoratori autonomi che pagano l’Irpef da un minimo di 62 euro all’anno (per ricavi pari a 15mila euro annui) a un massimo di 810 euro ogni dodici mesi (per ricavi pari a 50mila euro all’anno). Sono tre milioni e mezzo i titolari di partita Iva che non usufruiranno della Flat tax e, facendo un calcolo stretto, la media dei tagli sull’importa progressiva è di 202,4 euro, inferiore del 16,7% rispetto allo sconto riservato ai lavoratori dipendenti, i quali mediamente risparmieranno 243 euro all’anno.
Un altro cambiamento sensibile, come riporta il Sole 24 Ore, potrebbe riguardare le 995mila persone fisiche che pagano in media 1.360 euro annui di Irap. Si sta discutendo se eliminare questo balzello. Ritornando all’Irpef, il minor risparmio per gli autonomi rispetto ai dipendenti deriva da due motivi: meno detrazioni, poiché le partite Iva non beneficiano del bonus Renzi, e una differente distribuzione degli sconti sulla curva Irpef. Il sistema delle detrazioni per gli autonomi funziona in modo semplice, con quattro scaglioni: si risparmia di meno quando si guadagna di più, fino a non avere nessuna agevolazione al picco di 50mila euro di reddito all’anno.
Le quattro aliquote su cui hanno discusso governo e partiti vanno dal 23% per i redditi fino a 15mila euro al 43% oltre i 55mila euro: in mezzo c'è il 25% della fascia 15-35mila euro e il 34% di quelli che guadagnano fra 35 e 55mila euro l'anno. Accanto all’Irpef, come già accennato, modifiche verranno approvate anche per quanto riguarda l’Irap. Le partite Iva più piccole non dovrebbero più pagarla. Stiamo parlando di circa un milione tra persone fisiche e ditte individuali, per le quali ci sarà un taglio complessivo della tassa di 1,3 miliardi di euro.
Su questo punto, però, la partita non è ancora chiusa, perché Forza Italia ha chiesto al governo di allargare la platea dei beneficiari, impiegando ben 3 miliardi di euro, denaro, però, che per il momento non è disponibile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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