Il Sole perde 61 milioni Capitale sotto la soglia E Del Torchio se ne va

L'ad: "Lascio con rammarico". Aumento urgente per legge. Lunedì assemblea di fuoco

Il Sole perde 61 milioni Capitale sotto la soglia  E Del Torchio se ne va

Gabriele Del Torchio lascia il Sole 24 Ore non prima di aver portato in cda, che lo ha approvato, un altro preoccupante bilancio: la perdita nei primi nove mesi del 2016 è salita da 49,8 milioni di fine giugno a 61,6 di fine settembre. Sono altri 11,8 milioni bruciati in tre mesi che hanno portato il patrimonio netto della spa sotto il limite di guardia: 18,2 milioni che a fronte dei 35,1 milioni di capitale implicano per legge (avendo le perdite eroso di oltre un terzo il capitale) la ricapitalizzazione.

Operazione che il nuovo cda, che sarà nominato lunedì dall'assemblea del Sole, dovrà predisporre «senza indugio». Il che significa altra assemblea, entro 30 giorni, nella quale votare l'aumento di capitale per lo più a carico di Confindustria, azionista con circa il 70%. Un intervento da varare entro Natale che, visti i numeri, si deve immaginare i 70-80 milioni. Anche perché, nel frattempo, il trend in atto avrà portato il patrimonio vicino allo zero. Mentre alle banche titolari del prestito sindacato da 50 milioni (Intesa, Bpm, Pop Sondrio, Mps, e Creval), finiti fuori dal rispetto dei «covenants», la società ha chiesto una moratoria; e alle altre banche con cui lavora, il congelamento delle linee di credito.

Una situazione assai complessa. Ma anche paradossale se si pensa che Confindustria, dopo aver chiamato Del Torchio solo nel giugno scorso proprio per affidargli il risanamento del Sole, ha ora deciso di non inserirlo nella lista del cda da eleggere lunedì: senza fornire spiegazioni; preferendo pagargli oltre un milione di stipendio per i due anni e mezzo previsti dal suo mandato; e non avendo ufficializzato chi sarà il suo successore: quasi sicuramente l'ex ad di Amplifon Franco Moscetti, che però non è nella lista. Lo stesso Del Torchio, nella lettera che ha scritto ieri ai dipendenti, dopo aver parlato di «cinque mesi intensi e ricchi di stimoli e sfide che rimarranno per sempre impressi nella mia memoria» nei quali «ho avuto modo di conoscere molti di voi» aggiunge di andarsene con «il rammarico, stante il breve periodo, di non avervi potuto conoscere personalmente tutti quanti». Come dire che sarebbe volentieri restato.

Tra l'altro, si legge nella relazione approvata ieri, «nel consiglio del 3 novembre» il cda ha «approvato il piano industriale 2016 -2020». Quindi, in una situazione drammatica, il gruppo si trova con il piano a cui Del Torchio ha lavorato fino a ieri, ma senza colui che lo ha scritto e senza nemmeno conoscere il nome del successore. Il tutto con la corazzata del quotidiano in piena ebollizione, il direttore Roberto Napoletano sfiduciato, i pm di Milano che indagano per falso in bilancio e la Consob che - si legge nella relazione - lavora su «dati diffusionali e di vendita», sull'impatto di questi «sulla remunerazione del personale», e sui «rapporti tra il Sole e la Di Source ltd».

Di fuoco

si preannuncia l'assemblea di lunedì, con circa 170 partecipanti previsti, interventi di fuoco di cdr e giornalisti-soci e forse una pagina a pagamento da pubblicare su un grande quotidiano. E non è detto che sia il Sole.

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