Stellantis stringe sul nuovo ceo, Filosa e Picat partono in pole

Resta l'idea Maestri, il titolo recupera il 3,9%. Elkann ai dipendenti: "La forza è nella nostra storia"

Stellantis stringe sul nuovo ceo, Filosa e Picat partono in pole
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Gli azionisti di Stellantis vedono il titolo riprendere quota, dopo il calo conseguente ai dati 2024 sulle immatricolazioni, e ringraziano anche il futuro presidente degli Usa, Donald Trump. La giornata della Befana si è chiusa con le azioni in crescita del 3,91% a 12,65 euro, in scia alle vendite di auto negli Stati Uniti lo scorso anno (+2,2%, cioè 15,9 milioni di unità) e alla volontà di Trump (mossa, tra l'altro, condivisa dal patron di Tesla, Elon Muskdi) di porre fine ai crediti d'imposta fino a 7.500 dollari per i veicoli elettrici, introdotti da Joe Biden nel quadro dell'«Inflation Reduction Act».

«Buy the rumors, sell on news, si dice in Borsa - commenta Andrea Taschini, manager automotive e advisor -: Trump sta ricusando con determinazione tutte le politiche green e anti industriali dettate da Biden e gli effetti, complice anche la poderosa svolta politica europea, si estenderanno velocemente anche nel Vecchio continente dove il Green Deal ha già causato enormi difficoltà al tessuto industriale. Dobbiamo quindi attenderci un rally delle Borse nel settore automotive? Forse, ma i guai causati inutilmente dalla politica occidentale al settore, produrranno inevitabilmente trimestrali horror».

Nel 2024, le vendite di auto negli Usa hanno premiato sia Gm (+4,3%) sia Ford (+4,2%, mentre per Stellantis l'anno si è confermato nero (-14,6%) e si sta lavorando, dopo l'uscita dell'ad Carlos Tavares, per invertire la tendenza. Sul mercato Oltreoceano hanno brillato i veicoli ibridi, mentre c'è stato un rallentamento, stessa dinamica europea, di quelli a sola alimentazione elettrica.

In casa Stellantis, intanto, chiuso l'annus horribilis, secondo indiscrezioni il nome del nuovo ad potrebbe uscire molto prima di giugno, come indicato in un primo tempo dal presidente John Elkann (nella foto), e c'è chi parla di gennaio o al massimo febbraio. Attendere a lungo la nomina del sostituto di Tavares significherebbe trascinare problemi e incertezze, soprattutto dopo la recente presentazione del «Piano Italia 2025-2030» e i dati sulla produzione nel nostro Paese che, per le sole auto (283.090, cioè -45,7% sul 2023), riportano ai numeri del 1956. Due i nomi, al momento, più accreditati se la scelta sarà interna a Stellantis: l'italiano Antonio Filosa (soprattutto), ingegnere, attuale responsabile del mercato Usa, e il francese Maxime Picat, pure ingegnere, che governa gli acquisti del gruppo nel mondo. Elkann, però, starebbe guardando anche fuori e si era fatto, tra i possibili candidati, il nome di Luca Maestri (ex Gm e ultimamente direttore finanziario di Apple). C'è stata la smentita, ma si vedrà.

Dal presidente di Stellantis, infine, è arrivata la lettera di buon 2025. «Per costruire il nostro futuro - scrive Elkann ai dipendenti - troveremo forza e ispirazione nella nostra storia, nelle nostre radici e nelle nostre diverse identità, tutti elementi che rendono speciale la nostra azienda. Risultati di cui essere orgogliosi.

Abbiamo fatto molta strada insieme dalla nascita di Stellantis. Quest'anno dovremo ispirarci alla storica capacità dei nostri meravigliosi brand di adattarsi e plasmare il nostro mondo. Insieme, facciamo in modo che il 2025 sia un anno fantastico».

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