Da prima casa a lusso: rischio stangata Imu

Gli effetti del provvedimento potrebbero sentirsi già ora, con il Paese in pesante affanno. Ecco cosa preoccupa Confedilizia: rischio stangata sull'Imu

Da prima casa a lusso: rischio stangata Imu

Il conflitto in Ucraina ed i conseguenti contrasti all'interno del governo per l'aumento delle spese militari ha in parte adombrato un'altra importante questione che riguarda l'Italia, vale a dire la riforma del catasto che ha duramente messo alla prova la tenuta della maggioranza di Mario Draghi.

Si tratta di una riforma che dovrebbe riguardare il 2026, quando verrà avviata la modifica del sistema di rilevazione catastale, ma secondo Confedilizia gli effetti del provvedimento potrebbero farsi sentire anche adesso, specie con il clima di sfiducia che alberga nel nostro Paese.

L'associazione, infatti, teme ripercussioni anche sulla prima casa, dal momento che l'Imu potrebbe essere applicata su molte altre abitazioni rispetto ad ora."L'Imu colpisce attualmente le prime case solo se considerate 'di lusso'. Con l'attuale catasto, hanno questa connotazione le unità immobiliari di categoria catastale A/1, A/8 e A9", si legge in un post su Facebook pubblicato da Confedilizia."Con i nuovi inquadramenti catastali, le modalità di individuazione delle abitazioni considerate 'di lusso' potrebbero portare a risultati molto diversi dagli attuali, con l'inclusione nella tipologia 'di lusso' di un numero maggiore di unità immobiliari".

Ad oggi non è possibile fare una stima sulla reale entità della prossima riforma, il governo non ha ancora definito tutti i criteri che saranno applicati, ma la preoccupazione per le famiglie è tanta, anche se l'esecutivo insiste col dire che nessuno pagherà maggiori tasse.

Secondo Confedilizia, tuttavia, l'allarme è reale. Per prima cosa, viene fatto notare che l'Isee è ricavato dal valore catastale degli immobili, fra cui rientra anche la prima casa. E l'Isee è quello strumento che permette di accedere a servizi e prestazioni sociali. Sui dati catastali, inoltre, vengono calcolati i tributi sulle compravendite: più alto è il valore catastale dell'immobile, maggiore sarà la tassa da pagare al momento dell'acquisto. Tutte problematiche che, sebbene si parli di 2026, preoccupano già ora, con l'Italia in preda ad una crisi sia economica che sociale.

Fra qualche giorno, in Commissione finanze alla Camera si tornerà a discutere del disegno di legge sulla delega fiscale (l'art. 6 è quello relativo al catasto), ed il centrodestra è pronto a dare battaglia.

Lega e Forza Italia pensano ad una mediazione, ossia mantenere il comma 1, relativo alla mappatura utile ad individuare i cosiddetti "immobili fantasma", ed elimare il comma 2, che prevede il passaggio del catasto da reddituale a patrimoniale.

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