La pressione fiscale nel nostro Paese è alle stelle. Se per i cittadini si è raggiunta quota 44, 6% per le imprese la percentuale è schizzata al 68%. Il Fisco intasca oltre 1 milione e 700 mila euro al minuto. A lanciare l'allarme è Sergio Rizzo sul Corriere della Sera che pubblica i dati di uno studio di Confartigianato e afferma che la pressione fiscale “ha raggiunto il 44,6 %, livello mai visto dal 1990″, e che “negli ultimi tre mesi 2012, durante i quali per ogni minuto che trascorreva il Fisco incassava un milione 731.416 euro“. All'aumento delle tasse è corrisposta una perdita di ricchezza globale per l’Italia.
L’ufficio studi della Confartigianato ricorda che tra il 2005 e il 2013, secondo le stime Ue, le entrate fiscali sono salite del 21,2 % pari a 132,1 miliardi: cifra esattamente corrispondente all’aumento nominale del Pil, diminuito però in termini reali. Per ogni euro di crescita apparente, dunque, l’Erario ha intascato un euro in più. Secondo lo studio, le tasse sul lavoro (oltre il 42%) superano di 4 punti percentuali la media europea.
Ecco tutti i numeri della crisi: negli ultimi 600 giorni, 530 dei quali governati da Monti, il numero delle imprese è calato dell’1 %, il Pil è diminuito del 3,4 %, il credito al sistema produttivo ha subito una flessione di 65 miliardi, il debito pubblico è aumentato di 122 miliardi, la pressione fiscale è cresciuta dell’ 1,8%, la disoccupazione giovanile si è ingigantita dell’ 8,5 %. Il numero delle persone senza lavoro è lievitato di 728 mila unità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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