"Tassi, i tagli servono adesso". Pressing di Panetta sulla Bce

Patuelli rieletto per la sesta volta presidente dei banchieri: "È il momento ideale per ridurre le tasse sul risparmio"

"Tassi, i tagli servono adesso". Pressing di Panetta sulla Bce
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«La disinflazione potrà essere completata adeguando gradualmente il livello dei tassi ufficiali al calo dell'inflazione effettiva e attesa, se gli sviluppi macroeconomici confermeranno l'attuale quadro previsivo». Il governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, nel corso del proprio intervento all'assemblea dell'Abi ha lasciato intendere come sia possibile attuare una politica monetaria espansiva da parte della Bce. In primo luogo, perché l'inflazione sta calando (e se è ancora alta nei servizi, è perché sono un settore che assorbe in ritardo rispetto all'industria gli shock) e, in seconda istanza, perché la riduzione del bilancio da parte dell'Eurotower compenserà il minor costo del denaro. Allo stesso modo, il governatore ha avvertito che «bisogna essere pronti a rispondere rapidamente a eventuali nuovi shock». L'esatto contrario di quanto ribadito dal numero uno della Bundesbank, Joachim Nagel: «Non tagliamo i tassi di interesse con il pilota automatico». Una dichiarazione di preconcetta ostilità alle politiche espansive.

Panetta ha inoltre rilevato come l'economia italiana cresca a «ritmi moderati»: tale stabilità deriva «dall'irrobustimento delle imprese, alla solida posizione finanziaria delle famiglie e alla forza delle banche». Questi elementi consentono di «guardare avanti con fiducia», ma il governatore ha invitato a non cadere nell'eccessivo ottimismo. La solidità delle banche, ha sottolineato, «è cruciale per sostenere la ripresa della domanda, evitando che il credito diventi un freno ai consumi e agli investimenti». Ecco perché il governatore ha invitato gli istituti ad adeguarsi progressivamente alle nuove regole di Basilea 3 che «comportano incrementi patrimoniali cui le banche possono fare fronte agevolmente nell'attuale fase di alti profitti». Ritardare il processo renderebbe «l'attuazione più ardua qualora essa slittasse a una fase meno positiva di quella attuale».

L'assemblea dell'Abi ha rieletto Antonio Patuelli, alla presidenza per la sesta volta. Sono stati poi nominati vicepresidenti: Gian Maria Gros-Pietro, vicario (presidente Intesa Sanpaolo), Giampiero Maioli (ad Crédit Agricole Italia), Nicola Maione (presidente Mps), Mario Pedranzini (Ceo e dg PopSondrio), Massimo Tononi (presidente Banco Bpm), Camillo Venesio (ad e dg Banca del Piemonte). Nel comitato esecutivo essi affiancheranno, tra gli altri, il neo dg Marco Elio Rottigni e Ilaria Dalla Riva confermata alla guida del Casl. Patuelli ha ribadito l'importanza del ruolo delle banche nel sostenere la crescita del Paese. Nell'attuale contesto esse devono affrontare la stretta della Bce, la gestione dei crediti deteriorati e la concorrenza delle fintech e delle criptoattività. Patuelli ha sottolineato la necessità di utilizzare «testa e cuore» nel servizio alle famiglie e alle imprese, come richiesto anche dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti.

Il presidente ha poi chiesto inoltre una riduzione della «pesante» tassazione sul risparmio e misure pubbliche a favore dei giovani e del rafforzamento patrimoniale delle aziende, sottolineando come vada in qualche modo compensata l'abolizione dell'Ace (aiuto alla crescita economica i cui 3,5 finanzieranno il taglio del cuneo nel 2025).

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