Tav, i francesi dicono di no al blocco voluto dal Movimento 5 Stelle

La risposta dei francesi sulla Tav non si è fatta attendere, il direttore generale della Savoia è chiaro:"Fermare la Tav è impossibile. Non è un progetto, ma un cantiere a lavoro".

Tav, i francesi dicono di no al blocco voluto dal Movimento 5 Stelle

Lo scontro su Tav o no Tav cambia zona e si sposta dal territorio italiano, dove abbiamo visto scontrarsi Lega e M5s, per approdare in Francia dove arriva il monito del direttore generale della Savoia che insorge:"Fermare i lavori è impossibile".

Dopo lo scontro tra Grillini e Lega anche la Francia dice la sua sulla linea veloce Torino-Lione e il direttore generale commenta così i titoli che hanno riempito in queste giornate i quotidiani italiani:"Ci auguriamo che non siano così radicali come quelle che abbiamo letto in questi giorni sui giornali e che si trovi una soluzione per quanto riguarda le tratte di accesso alla galleria".

Yves Sarrand è tra i più alti funzionari pubblici francesi, ricopre il ruolo di direttore generale del Dipartimento della Savoia e si sta mostrando preoccupato per le dichiarazioni che sono arrivate dall'Italia su un possibile blocco dei lavori sulla galleria che permetterebbe il transito dell'alta velocità Torino-Lione:"La discussione se realizzare l'opera appartiene da tempo al passato. La Torino-Lione non è un progetto, è un cantiere che sta procedendo. Stiamo lavorando e le frese scavano". Sarrand inoltre fa capire che anche in Francia ci sono alcuni dubbi sull'opera, ma tali dubbi non riguarderebbero la realizzazione della stessa quanto la discussione sul tracciato da seguire per poter portare il collegamento tra Lione e l'imbocco del tunnel.

Sarrand, alla domanda se la Francia richiederà o meno i danni per un possibile blocco risponde:"Non voglio nemmeno immaginare questa eventualità. Abbiamo aderito dall'inizio, quando la Tav era un progetto. Siamo favorevoli al trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia. È la soluzione più ecologica".

Beppe Grillo, allineandosi a quanto detto da Di Maio, tuona dal suo blog:"Un'opera che appartiene allo scorso secolo, che rappresenta un mondo che non c'è più, un modo di fare economia e creare posti di lavoro che non ha più senso".

È scontro oltre che interno anche esterno, in pochissimo tempo la posizione "No-Tav" di alcuni politici ai vertici dello stato è arrivato fino ai francesi che hanno risposto con la voce di Sarrand. Salvini dal canto suo invece vorrebbe andare avanti, sostenendo che vanno analizzate tutte le possibili prospettive e soprattutto cercando di capire se la costruzione sia più costosa del blocco.

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