Un documento di diverse pagine di prescrizioni precise a cui la Fondazione Crt dovrà adempiere entro 30 giorni. Questo stabilisce la lettera inviata ieri dal ministero dell'Economia, nella cui nota si precisa che le indicazioni hanno a che fare con «incompatibilità e conflitti di interessi nelle nomine già fatte e sulle modifiche di regolamenti e statuto». Il ministero guidato da Giancarlo Giorgetti ha precisato che, se non saranno puntualmente eseguite, «apriranno la strada al commissariamento, come accaduto in passato con la vicenda del Banco di Napoli». Nelle righe del comunicato anche una risposta all'intervista del Giornale all'ex presidente del Tribunale di Torino ed ex consigliere d'indirizzo, Massimo Terzi, che aveva criticato la decisione del Mef di propendere per le prescrizioni anziché andare direttamente sul commissariamento: «La scelta operata dal ministero dell'Economia risponde ai principi di gradualità ed è rispettosa dell'autonomia e dei confini dell'azione che il Mef può mettere in campo. Obiettivo è fare luce e chiarezza su tutta la vicenda Crt che è anche al centro di un'inchiesta della magistratura». Intanto, a proposito dell'inchiesta della Procura di Torino, la lista degli indagati si allunga: dopo l'avviso di garanzia a Fabrizio Palenzona, infatti, si sono aggiunti quelli per il notaio Caterina Bima (membro del consiglio d'amministrazione) e la consigliera d'indirizzo Alice Colombo, che fa parte del nuovo Consiglio d'indirizzo ed è considerata vicina ad Antonello Monti e Corrado Bonadeo (anche loro indagati). La cosa suggerisce, quindi, che gli inquirenti stiano guardando con attenzione anche al nuovo Parlamentino dell'ente torinese e non solo al vecchio.
Ieri si è mossa anche Crt stessa: il cda ha dato mandato alla presidente, Anna Maria Poggi, affinché assuma tutte le opportune azioni in vista delle prescrizioni del Mef. Un modo per accelerare i tempi tecnici per adempiere alle indicazioni della vigilanza in modo fulmineo, cosa che non sarà affatto semplice: i passaggi salienti, infatti, riguardano la procedura di nomina nelle partecipate e di cooptazione, i compensi degli organi, la verifica dei requisiti di onorabilità e di eventuali conflitti di interesse per chi viene nominato nelle partecipate. Per alcune di queste richieste saranno necessarie modifiche dello Statuto, per altre occorrerà l'integrazione dei regolamenti, il tutto in una corsa contro il tempo da concludere entro il 23 agosto per restare nei tempi indicati dal ministero. «Il Consiglio d'amministrazione e il Consiglio di indirizzo mi hanno dato ampio mandato», ha commentato la presidente Poggi, anche «per poter predisporre nei tempi più rapidi possibili risposte alle eventuali sollecitazioni provenienti dal Ministero».
Il Cda della Fondazione, inoltre, ha designato Maria Cristina Zoppo, attuale membro del Consiglio d'amministrazione di Intesa Sanpaolo in qualità di nuovo presidente di Ream, la società che si occupa di real estate, partecipata da Crt con una quota del 24,17 per cento.
Ream è uno di quegli enti che erano finiti nel vortice delle auto-nomine, seguite al ribaltone al vertice, dello scorso 22 aprile: a giugno Monti e Bima si erano dimessi rispettivamente dalla presidenza e dalla vicepresidenza della società, ora ai vertici arriva Zoppo che avrebbe peraltro ottimi rapporti con Bima.
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