Ue in profondo rosso Piazza Affari -2,4%: su lo spread Btp-Bund

Giornata fortemente negativa per le Borse europee innervosite dall'asta dei bond spagnoli. Male anche lo spread Btp-Bund che risale sopra i 360 punti base

Ue in profondo rosso Piazza Affari -2,4%: su lo spread Btp-Bund

Terza seduta negativa per le Borse del Vecchio Continente. Gli indici europei tornano a tremare dopo una giornata fortemente negativa. A Milano, l'indice Ftse Mib ha perso il 2,42% a 15.245,92 punti, mentre il Ftse All-Share ha lasciato sul campo il 2,43% a 16.260,14 punti. Nella conferenza stampa a Francoforte il presidente della Bce, Mario Draghi, ha spiegato che ci sarà una crescita "moderata" nel 2012 anche se rimangono "rischi al ribasso". Draghi ha inoltre escluso una imminente exit strategy dalle misure straordinarie decise dall'Eurotower che, ha spiegato, "hanno favorito la stabilizzazione" dell'economia. Oggi la Bce ha deciso di mantenere i tassi di interesse al minimo storico dell'1%.

A innervosire i mercati già deboli, è stata l'asta di bond spagnoli che, questa mattina, ha mostrato rendimenti in rialzo e una domanda più debole dei precedenti collocamenti. Sul mercato obbligazionario è tornato così ad allargarsi lo spread tra i Btp e i Bund tedeschi a dieci anni, arrivato a sfiorare e 360 punti base. A peggiorare l'andamento dei listini è arrivato nel pomeriggio il dato statunitense sull'indice Ism servizi, calato a 56 punti a marzo, facendo peggio delle attese dei mercati. In questo contesto, chiusura in netto calo per le principali piazze finanziarie del Vecchio Continente. L'indice Ftse 100 di Londra ha perso il 2,3% a 5.703,77 punti, mentre il Dax di Francoforte ha lasciato il 2,84% a 6.784,06 punti e il Cac 40 di Parigi è arretrato del 2,74% a 3.313,47 punti. Male anche Madrid dove l'indice Ibex è arretrato del 2,09% a 7.660,7 punti.

A Milano pesante il comparto bancario, con Banco Popolare (-4,8% a 1,249 euro), Banca Montepaschi (-2,87% a 0,3043 euro), Bper (-2,66% a 4,974 euro), Popolare di Milano (-4% a 0,3667 euro), Intesa Sanpaolo (-1,73% a 1,247 euro), Mediobanca (-2,74% a 4,118 euro), Ubi Banca (-3,19% a 2,978 euro) e Unicredit (-2,96% a 3,414 euro). Nessun titolo ha chiuso sopra la parità nel Mib, tranne Campari (+0,39%) e Diasorin (+0,27%). Questa mattina Telecom Italia era in rialzo sulle notizie di stampa sull'ipotesi scorporo della rete, un asset valutato 15 miliardi di euro. Infine il titolo delle comunicazioni termina con un calo dell'1,32% a 0,861 euro.

Oggi era in corso l'assemblea degli azionisti di Fiat (-4,58% a 4,122 euro). "Fiat è all'inizio di un nuovo ciclo - ha detto oggi l'amministrtore delegato del Lingotto Sergio Marchionne - che porterà al break even delle attività europee nel 2014". Domani è in programma invece l'assemblea di Fiat Industrial (-3,42% a 7,765 euro). In forte calo Mediolanum (-6% a 3,288 euro), che ha smentito con una nota la notizia diffusa da un sito internet, secondo cui il gruppo sarebbe interessato ad acquisire una quota rilevante di Azimut (-2,82% a 7,585 euro).

Raffica di vendite anche su Mediaset (-5,27% a 1,925 euro) e Stm (-5,24% a 5,6 euro). Fuori dal paniere principale, nella galassia Ligresti è affondata Fondiaria Sai (-6,05% a 0,9855 euro), mentre è salita Premafin (+1,24% a 0,334 euro).

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