Il Libro Verde, presentato ieri presso la sede del Cnel dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso è il primo tassello per delineare la politica industriale dell'Italia dei prossimi cinque anni che vedrà la luce a febbraio con la stesura del Libro Bianco, evoluzione naturale del progetto. Il Libro Verde nasce da una forte interlocuzione con enti come Banca d'Italia, Istat e Confindustria e rappresenta il punto di partenza per l'avvio di una consultazione che vedrà interessati vari soggetti pubblici e privati. Nel volume vengono indicati 15 grandi obiettivi che lo Stato dovrà perseguire tra cui: la tutela del Made in Italy e il consolidamento dell'Italia come potenza industriale nel mondo. Il ministro Urso ha, poi, annunciato anche la presentazione di una legge quadro sullo spazio e dell'economia del mare. Un altro obiettivo è raggiungere la decarbonizzazione prevista dal Green Deal «rafforzando e non distruggendo ha precisato Urso - la competitività del sistema industriale europeo». Insomma, c'è la volontà di immaginare una «nuova politica industriale» per i prossimi cinque anni che corrispondono al mandato della prossima commissione europea.
Lo Stato deve un ruolo «da stratega» creando le condizioni per raggiungere gli obiettivi, ma senza troppo interventismo o troppa disattenzione.
In questo contesto si inserisce il ritorno al nucleare di ultima generazione in quanto l'energia nucleare rappresenta «l'unica soluzione che conclude Urso - possa rendere competitivo il nostro sistema industriale e garantire l'autonomia strategica europea».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.