Le estati sempre più roventi stanno trasformando molte fabbriche in veri e propri forni, mettendo a dura prova le condizioni di lavoro e la produttività. Qualche giorno fa Il Sole 24 Ore vi ha dedicato un'intera pagina. Per contrastare il problema, è fondamentale investire in tecnologie avanzate e approfittare dei sistemi di incentivazione disponibili. Negli anni molte fabbriche hanno installato solo impianti di riscaldamento, ignorando la necessità di sistemi di raffrescamento estivo. Ciò ha portato a condizioni di lavoro difficili e ha reso evidente la necessità di adottare nuove soluzioni. A queste problematiche rispondono aziende come Viessmann Climate Solution, acquistata a inizio anno con i suoi 12mila collaboratoti dal gruppo Carrier Global (quotato al Nyse, vale 57 miliardi), che in Italia realizza sistemi di raffrescamento e climatizzazione alimentati anche ad energia rinnovabile con ricavi che nel 2021 ammontavano a 300 milioni (177 milioni nel 2020). Questi sistemi, simili agli split domestici, sono facili da installare e possono raffreddare aree persino di 400 metri quadri. Oltre a migliorare il comfort dei lavoratori, questi impianti possono essere alimentati da energia fotovoltaica.
Un grosso vantaggio sta anche nel fatto che in inverno possono funzionare come pompe di calore, sostituendo gli impianti di riscaldamento a combustibili fossili e trasformando l'edificio in un zero emission, in linea con la nuova Direttiva Ue. L'adozione di queste tecnologie non solo migliora il microclima interno, ma può anche beneficiare di incentivi significativi. Il Conto Termico, ad esempio, può coprire fino al 50% del costo totale dell'intervento.
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