Il conflitto in Ucraina preoccupa l'attuale governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco per le eventuali ripercussioni economiche che potrebbero verificarsi in un periodo di tempo relativamente breve.
"Mentre fronteggiamo ancora le complessità della graduale uscita dalle politiche adottate durante la pandemia nuovi rischi si sono drammaticamente imposti al centro dell'attenzione. L'invasione russa dell'Ucraina ha cambiato lo scenario macroeconomico quasi da un giorno all'altro", spiega l'economista e banchiere italiano durante il suo intervento di apertura della terza conferenza su 'Stabilità Finanziaria e Regolamentazione' organizzata dalla Banca d'Italia e dall'Università Bocconi di Milano. "Nella situazione attuale, anche la stabilità finanziaria è esposta a rischi significativi derivanti da potenziali interruzioni dell'approvvigionamento energetico e dalle loro conseguenze per l'economia reale e gli intermediari, nonchè da dislocazioni nei mercati finanziari", puntualizza il governatore di Bankitalia al suo uditorio. In mezzo a una situazione di profonda incertezza come quella attuale, quindi, secondo Ignazio Visco, ulteriori meccanismi di amplificazione potrebbero derivare "da più canali, a causa delle strette interconnessioni all'interno del sistema finanziario globale". Se da un lato le politiche macroprudenziali sono e restano la prima linea di difesa contro i rischi di stabilità finanziaria, le decisioni relative alla politica monetaria si possono basare "su una valutazione più sistematica dei rischi per la produzione e l'inflazione creati dall'accumulazione di vulnerabilità finanziarie, della misura in cui le politiche macroprudenziali posso mitigare questi rischi, e delle caratteristiche di strumenti di politica monetaria che minimizzino gli effetti collaterali sul settore finanziario".
Cercando di dare uno sguardo al futuro più immediato, durante il messaggio di saluto rivolto ai partecipanti alla Conferenza verso la conclusione del suo intervento, Visco precisa che "al di là dei drammatici eventi a cui stiamo attualmente assistendo, la tecnologia e la transizione verso un'economia a zero emissioni nette di carbonio continueranno a plasmare l'evoluzione dei mercati e dei fornitori di servizi finanziari sia tradizionali che nuovi".
Nonostante il fatto che suddetta evoluzione possa avere a tutti gli effetti le carte in regola per rendere decisamente più efficace il settore finanziario nella fornitura di servizi destinati sia a imprese che a famiglie, il governatore della Banca d'Italia esorta intermediari e investitori a "imparare a gestire i rischi derivanti dalla digitalizzazione e dai cambiamenti climatici".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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