Web tax, Imu, Tasi e fatturazione elettronica: il fisco dei giallo-rossi (ri)parte da qui. Sì, perché il programma fiscale di Movimento 5 Stelle e Partito Democratico porterà avanti l’accorpamento di Imu e Tasi, le migliorie (si spera) al fisco telematico e la messa a punto della tassazione alle imprese digitali.
Questioni su cui pentastellati e dem viaggiano, sostanzialmente, sulla stessa lunghezza d'onda, motivo per il quale – almeno su questi dossier – la convivenza tra 5 stelle e dem dovrebbe filare liscio. Ma mai dire mai.
ItaliaOggi scrive che in vista della stesura dell'accordo politico di legislatura, i parlamentari Pd e M5s si sono incontrati per mettere nero su bianco l'ossatura delle pagine dedicate al fisco. La fusione dell'Imposta municipale unica con il Tributo per i servizi indivisibili trova i giallo-rossi in sintonia, così come sul nodo con "le società di gestione delle carte di credito per abbattere i costi degli esercenti in caso di pagamento di piccoli importi effettuato con bancomat e carta di credito". Si tratta, questo, di un provvedimento che si muove nel solco del rafforzamento dei flussi elettronici dei pagamenti – nonché del fisco digitale – nell'ottica di una vera lotta all'evasione.
Ecco dunque cuneo fiscale e proposte su come ridurlo: tra i 5 stelle si pensa a ridisegnare le aliquote Irpef, istituendone tre, e ampliando la no-tax area fino a 10mila euro.
Infine, la tassazione digitale.
Il quotidiano economico ricorda come la Finanziaria del 2018 (art. 1, comma 1011-1019 della legge 2015/2017) ha introdotto la bozza di una web tax con aliquota al 3% sulle prestazioni effettuate tramite piattaforme digitali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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