Elegante a tutti i costi L’uomo col cilindro ha lo smoking in jeans

Chiude Pitti e la parola passa a Milano. Firenze disegna un maschio impeccabile: cachemire anche per il caban e le calze

da Firenze

Contenti. Sono tutti un gran contenti a Firenze per com’è andata questa 71ª edizione di Pitti Uomo. «Oltre qualsiasi rosea aspettativa», spiega soddisfatto Raffaello Napoleone, amministratore delegato della manifestazione fiorentina. «Si consolidano i mercati storici e aumentano i nuovi compratori (+5% estero), Italia stabile. Il 2007 si apre con un atteggiamento positivo, con una nuova atmosfera».
È la bella notizia con cui Firenze passa lo scettro a Milano: la moda dedicata all’abbigliamento maschile spegne i riflettori negli stand della Fortezza da Basso e li riaccende sulle passerelle milanesi (dal 14 al 18 gennaio). Dal business alla creatività, dalle aziende agli stilisti. Chissà cosa presenteranno le griffe più note al mondo ormai pronte sui blocchi di partenza. Intanto, già al Pitti, sono emerse le linee guida su come gli uomini si dovranno vestire il prossimo inverno. Torna il maschio «addobbato» a festa con smoking, frac, papillon, fascia, gemelli. Fino ad arrivare al cilindro, al bastone da passeggio, alla mantella (Ferragamo) o al tabarro in preziosa vicuna o cachemire/zibellino (Corneliani), presi più o meno a prestito dai più rudi e militareschi del Tabarrificio Veneto. Non c’è che dire. Piace e non poco questo elegantone che se ha i soldi si fa fare i vestiti su misura dal sarto (meglio se italiano alla faccia di Savile Row) ma non disdegna il già pronto tanto è perfetto e sartoriale lo stesso. Piace ora a tutte le età vestirsi con un certo tono, un certo stile. Lo hanno capito al volo alla Gas, che in un attimo ha sfornato uno smoking di tela jeans già a ruba tra i ragazzi. Raffinatezza e lusso, cura del particolare e del dettaglio: questo chiede un uomo e questo gli viene offerto. Sia da chi fa i maglioni o le scarpe o le camicie o gli accessori. E ce n’è davvero da perdere la testa. Perché Pitti è un autentico bazar di idee, di novità, di proposte. Da lì arriva un altro diktat: bisogna essere impeccabili anche nel tempo libero. E allora ecco le calze in puro cachemire firmate Ballantyne o il doppio petto, sempre in cachemire di Brunello Cucinelli che prende il nome, Pilar, dalla barca di Hemingway, un pezzo particolare con zip che unisce funzionalità tecnica a costruzione sartoriale. Fino ad arrivare ai capi di Annapurna, disegnati da Aida Barni, spettacolari maglioni, ovviamente di cachemire, ricamati e intarsiati con i motivi che si ritrovano sui tappeti da preghiera tibetani. Nulla è lasciato al caso. Prendi, ad esempio, il nuovo trench gommato super leggero (il Gommino da 30 gr) di Pirelli Pzero o il giubbotto «sicurezza» di Ivy Oxford dotato di ben 2 dispositivi: uno lancia un allarme sonoro a 130 decibel in caso di pericolo mentre l’altro, uno spray al peperoncino posto in una tasca interna, fa fuggire i malintenzionati. Il parka può solo essere sartoriale (Blauer) o in fili d’acciaio (KBlost), il blouson deve essere in coccodrillo (Rindi) o con la possibilità di modulare il fittine (Momodesign).
Casual elegante da Inghirami (completo velluto mille righe gessato bronzo) o da Cantarelli (cappotto in panno da biliardo). Casual sportivo ma con classe con la felpa Everlast (per ora esaurita) dedicata a Rocky Balboa, con il giaccone Token in lana e lino o con la camicia del brigante di Harry&Sons. Anche il jeans non scherza. Messagerie te lo fa in filo di lurex e spago da calzolaio che abbina a uno spolverino da replicante. Da indossare magari con la scarpa d’oro, la Gold, di Cesare Paciotti (perfetta anche con lo smoking).

E per finire non possono mancare: un Borsalino (compie 150 anni) che presenta una serie di pezzi numerati a tiratura limitata e i pigiami e le vestaglie di seta (di Zegna e Grigio Perla). Se si vuole strafare rivolgersi alla fiorentina Loretta Caponi: ti metti addosso una Rolls Royce.

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