
Nell'attesa della release di Android 16, in calendario nel secondo trimestre del 2025, Google ha anticipato una stretta per quanto concerne il rilascio ai propri utenti degli aggiornamenti di sicurezza per le versioni più datate del suo sistema operativo.
Il colosso di Mountain View ha deciso infatti di tagliare fuori tutti quegli smartphone che non possono più effettuare l'upgrade ad Android 13, mettendo in allarme milioni di utenti in tutto il mondo: i dispositivi dotati di Android 12 e 12L non riceveranno più alcun supporto. Istintivamente verrebbe da pensare che ormai si tratta di un numero limitato di persone, eppure, stando ai dati desumibili da una ricerca di mercato realizzata in tempi relativamente recenti da esperti del settore, nel mese di maggio del 2024 su oltre la metà dei dispositivi Android era ancora installata la versione 12 o addirittura una di quelle precedenti.
Cambia la musica, quindi, per quanto concerne la release delle patch di sicurezza mensili: fino alla versione di marzo 2025, le modifiche erano messe a disposizione anche dei possessori di dispositivi elettronici dotati di Android 12 e 12 L, mentre da aprile il supporto è stato interrotto bruscamente e limitato esclusivamente a cellulari con installate versioni di Android dalla 13 in su. Ciò si traduce in un problema di sicurezza per gli smartphone che non potranno beneficiare dell'update, dal momento che risulteranno maggiormente vulnerabili a eventuali cyberattacchi effettuati con sistemi informatici più moderni e avanzati. Dal canto suo Galaxy aveva già smesso di integrare le patch di sicurezza di Google con le sue modifiche per sistemi dotati di Android 12, limitando la propria attenzione ai modelli Galaxy su cui sono installate la versione 13 o quelle successive ad essa.
Come si può ovviare, dunque, a questo problema di sicurezza? Il modo più semplice è ovviamente quello di acquistare un dispositivo sul quale sia possibile installare versioni più recenti del sistema operativo targato Google, vale a dire da Android 13 in su. Esistono delle alternative, come ad esempio le "custom Rom" (le Rom personalizzate), versioni modificate del sistema operativo Android realizzate da sviluppatori esterni in genere utilizzate proprio per dare nuova linfa vitale a vecchi smartphone o per personalizzare l'esperienza dell'utente e renderla sicura contro i cyberattacchi
Ultima possibilità è quella di continuare a usare lo smartphone dotato di Android 12 o 12L anche senza gli aggiornamenti di sicurezza, ma questa è la soluzione più rischiosa, data l'elevata vulnerabilità del sistema operativo.
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