Stavolta finalmente ci siamo: dopo un'attesa più lunga del previsto, e nonostante un primo intervento solo in apparenza risolutivo, il team di Meta riesce una volta per tutte a mettere la parola fine all'annosa questione del bug che affliggeva i messaggi effimeri su WhatsApp.
Il problema, di cui si erano lamentati a lungo gli utenti della celebre app di messaggistica istantanea, era quello che colpiva i post per i quali si decideva di attivare la funzione "View Once", studiata per l'appunto per consentire la visualizzazione di un messaggio di testo, di una foto o di un video una sola volta. L'opzione, introdotta nel 2021, avrebbe dovuto rendere inaccessibili questi contenuti, senza dare a nessuno la possibilità neppure di salvarli.
Purtroppo per i fruitori della piattaforma così non è stato: nel 2023, infatti, l'esperto di cybersicurezza Tal Be'ery aveva individuato un modo per eludere le protezioni erette dal team di WhatsApp per impedire agli utenti di continuare a fruire di tali contenuti oltre quella che sarebbe dovuta essere la prima e unica visualizzazione. Il tentativo di tappare questa falla effettuato lo scorso dicembre, tuttavia, non si è dimostrato risolutivo come auspicato.
La nuova vulnerabilità, che in quest'ultimo caso si è rivelata tale esclusivamente per sistemi dotati di iOS su cui era installato WhatsApp, rendeva visualizzabili i contenuti effimeri anche dopo l'apertura e chiusura nella chat. Il campanello d'allarme aveva portato gli esperti di Meta a riprendere in mano il problema, con l'obiettivo di risolverlo una volta per tutte e, a quanto pare, ciò è avvenuto negli scorsi giorni.
Ma cosa accadeva esattamente? La protezione si poteva aggirare semplicemente visualizzando il messaggio effimero e poi tornando su di esso attraverso il percorso "Impostazioni " - "Archiviazione e dati", "Gestisci Spazio". Una volta fatto ciò, era quindi sufficiente selezionare il contatto dell'autore del file, ordinare i suoi contenuti per "Più recenti" e il gioco era fatto: il messaggio effimero compariva in cima alla lista pronto per essere nuovamente visualizzato.
Gli esperti di Android Police hanno confermato l'impossibilità di bucare le protezioni dei file effimeri, per cui sembra proprio che stavolta l'intervento di Meta sia andato a buon fine.
A destare perplessità è il silenzio del colosso di Menlo Park, che solitamente in circostanze del genere, soprattutto quando riesce a mettere una pezza a importanti vulnerabilità, rilascia dichiarazioni per rassicurare i suoi utenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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