Ergastolo a Restivo, gli inglesi fanno giustizia anche per Elisa

«Signor Restivo, lei non uscirà mai più dal carcere».
Quante volte la famiglia di Elisa Claps ha sperato che questa frase uscisse dalla bocca di un giudice; ora, finalmente, la speranza è diventata realtà. La frase è stata pronunciata da un giudice: un giudice inglese, però.
In Italia infatti - nonostante i 18 anni trascorsi dalla morte di Elisa - il processo contro Danilo Restivo (condannato ieri all’ergastolo dalla Corte di Winchester, a sud di Londra, per l’omicidio della sarta Heather Barnett) non è ancora cominciato; il gup di Salerno due giorni fa ha accolto la richiesta del rito «abbreviato»: aggettivo, quest’ultimo, dal sapore grottesco, considerato che il delitto Claps risale al 12 settembre 1993.
E così il carcere a vita inflitto ieri dalla giustizia britannica è come se facesse giustizia anche del delitto di Elisa che nel nostro Paese finora è rimasto impunito. Il riferimento alla studentessa sedicenne ammazzata nella chiesa della Santissima Trinità di Potenza lo ha fatto direttamente il giudice inglese, pronunciando il verdetto per l’omicidio Barnett: «Lei è un assassino freddo, depravato e calcolatore che ha ucciso Heather come ha fatto con Elisa». Parole taglienti come la lama del coltello usato da Danilo per commettere le sue atrocità.
Va giù duro il giudice della Crown Court: «Non ci può essere nessuna attenuante in questo caso». Nell’aula incombe un silenzio rotto solo dal pianto dei parenti di Heather Barnett, la sarta di 48 anni trovata morta in casa a Bournemouth (Dorset, sud Inghilterra) il 12 novembre del 2002.
Accolta per intero la tesi accusatoria del prosecutor (l’equivalente italiano del pm, la pubblica accusa): «Danilo Restivo sapeva che i figli di Heather sarebbero rimasti devastati dalle sue azioni depravate. Ha sistemato il corpo della Barnett come fece con quello della Claps. La accoltellò, poi mutilò il suo corpo. Infine le tagliò i capelli, proprio come aveva fatto nove anni prima col cadavere di Elisa. Non ci possono essere dubbi: entrambi i delitti sono opera della stessa persona e parte del movente degli omicidi fu di natura sessuale. La pena può essere solo una: ergastolo». E così è stato.
In Inghilterra il giudizio d’appello è concesso solo nel 3% dei processi, ragion per cui è molto probabile che possa avverarsi la «profezia» espressa ieri dal giudice che ha condannato Restivo («Lei non uscirà mai più dal carcere».
A Salerno, nel frattempo, per il delitto Claps si procederà in contumacia contro Restivo. Ma una cosa è certa: comunque vada a finire il giudizio abbreviato, Danilo non sarà mai estradato in Italia.

E, a ben vedere, questo forse non è un male. Qui da noi, infatti, ci sarebbe il rischio di vederlo in regime di semilibertà già nel giro di pochi anni. Come è già successo con tanti killer efferati. E come succederà ancora.

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