Esperti di tutela dei libri? A Palermo si può, con l'Officina di studi medievali

L'istituzione culturale offre un master di secondo livello unico nel suo genere al Sud: a stage e lezioni in biblioteche e laboratori si aggiunge il contatto diretto con chi lavora con la parola scritta, attraverso testimonianze e incontri

Vi ha rapito l'«Ombra del vento», il Cimitero dei libri dimenticati raccontato nel best seller del 2001 di Carlos Luis Zafòn? Siete degli irriducibili topi di biblioteca? Vi si è fermato il respiro per l'emozione quando a Berlino, a Bebelplatz, avete visto le botole con gli scaffali vuoti, in memoria dei libri messi al rogo dal regime nazista nel 1933? Bene, se i libri cartacei, con tutto il rispetto per tablet e e-book, sono la vostra passione, a Palermo c'è un'iniziativa che fa per voi. Si tratta del master di secondo livello in materia libraria archivistica e tutela dei beni antropologici organizzato, per il secondo anno consecutivo, dall'Officina di studi medievali, istituzione culturale nata nel 1980 su iniziativa di un gruppo di appassionati del medioevo e che, insieme a un prezioso patrimonio librario, si avvale della collaborazione di esperti di fama internazionale.
Il master su «Libro, documento e patrimonio antropologico. Conservazione, catalogazione, fruizione», coordinato dal professor Alessandro Musco, presidente dell'Officina di studi medievali, è riservato a venti laureati in Lettere, Filosofia, Scienza della comunicazione e materie affini (il dettaglio, con i requisiti, si trova sul sito internet dell'Osm, www.officinastudimedievali.it) ed è gratuito, ad eccezione di una quota di iscrizione. Dura 1500 ore tra formazione d'aula, stages in luoghi formativi (biblioteche, archivi, librerie, case editrici, laboratori di restauro della carta del libro e delle legature, e così via)laboratori, project work. Novità del 2012, le «testimonianze» di chi con la parola scritta lavora quotidianamente, lezioni tenute da giornalisti, scrittori, editori, persone del mondo del libro e del mondo degli archivi e dei musei, in specie etno-antropologici. Obiettivo: formare degli esperti di conservazione, tutela e fruizione del patrimonio librario, documentario ed etno-antropologico conservato in biblioteche, archivi e musei.
L'Officina di studi medievali è attiva a Palermo da 30 anni. Ha una splendida sede nel duecentesco complesso monumentale della Basilica di San Francesco d'Assisi. Particolarmente pregevole il patrimonio librario, grazie a un rapporto di collaborazione con la Biblioteca Francescana diretta dal P. Diego Ciccarelli, che possiede oltre 45.000 volumi con manoscritti, incunaboli e numerosissimi libri antichi di raro pregio e valore.

L'area di studio dell'Officina, che ha sempre operato in stretta sinergia con l'Ateneo di Palermo ed in particolare con la Facoltà di Lettere e Filosofia, è costituita dal Medioevo inteso nel senso più lato e inclusivo, con proiezioni sulle sue radici nelle culture antiche e sui suoi lasciti alle culture moderne.

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