Il 2013 sarà tra gli anni più caldi dell'ultimo decennio. Lo ha annunciato l'Omm, l'agenzia specializzata dell'Onu, che ha reso nota oggi la "Dichiarazione provvisoria sulla situazione del clima globale nel 2013", basata sui primi nove mesi dell’anno (gennaio/settembre).
I dati hanno registrato un innalzamento del livello dei mari di circa 3,2 millimetri l'anno. Le prospettive per il futuro sono piuttosto allarmanti: "I livelli dei mari continueranno a salire a causa dello scioglimento delle calotte di ghiaccio e dei ghiacciai. Oltre il 90% del calore in più che stiamo generando con i gas serra è assorbito dagli oceani, che di conseguenza continueranno a riscaldarsi ed espandersi per centinaia di anni", ha osservato il Segretario generale dell’Omm, Michel Jarraud. L'uomo è dunque il solo vero responsabile dei cambiamenti ambientali in atto sul nostro pianeta.
La temperatura media in superficie è risultata di circa 0,48 gradi centigradi superiore alla media calcolata per il periodo 1961-1990. Molte regioni, specialmente in Australia, nel Nord America, in Africa del Nord e in parte dell'Eurasia, hanno segnalato livelli più elevati di calore
Le concentrazioni di anidride carbonica e di altri gas a effetto serra presenti nell'atmosfera stanno raggiungendo valori senza precedenti. "Questo significa che andremo verso un futuro più caldo", ha aggiunto Jarraud.
Il tifone Haiyan, con i suoi drammatici effetti, è l'esempio più eclatante dei pericoli in cui incorrerà il pianeta
nei prossimi decenni. Il problema non sarebbe rappresentato dal singolo ciclone tropicale, quanto dal maggiore livello del mare che rende le zone costiere più vulnerabili e facilmente esposte a tragedie.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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