L'Aquila - I leader dei Paesi riuniti al Summit dell’Aquila sono "impegnati ad affrontare la dimensione sociale della crisi, mettendo i problemi delle persone al primo posto e promuovendo un’azione a livello globale per l’occupazione e la protezione sociale". È quanto si legge nella bozza del documento finale del vertice.
Le misure anti-crisi I paesi del G8 "pur notando segni di stabilizzazione" dell’economia mondiale e "una maggiore fiducia, hanno riaffermato il loro impegno ad attuare le decisioni prese ai summit di Washington e Londra". "Le politiche per sostenere l’economia mondiale e risanare il sistema finanziario mondiale continueranno per tutto il tempo necessario ad assicurare una crescita sostenibile e di lungo periodo". Non solo. I Paesi del G8 hanno concordato sulla strategia del Lecce Framework, la cornice di regole promossa dalla presidenza italiana per sviluppare "standard e principi comuni" dell’economia e della finanza mondiale, improntati "sull’appropriatezza, l’integrità e la trasparenza". Secondo gli Otto, infatti, il lavoro si svilupperà "partendo dalle iniziative dell’Ocse e di altre organizzazioni internazionali" per essere poi portato al prossimo G20 di Pittsburgh.
Secco no al protezionismo I "mercati aperti sono cruciali per la crescita e lo sviluppo" e per questo i leader riaffermano "la loro determinazione a resistere al protezionismo". Per quanto riguarda il commercio internazionale, si punta a "raggiungere una conclusione ambiziosa ed equilibrata nel 2010" del Round di Doha. I Paesi si impegnano, poi, a rafforzare la cooperazione per combattere l’evasione fiscale. "La ccoperazione internazionale - si legge nella bozza - sarà rafforzata per combattere l’evasione fiscale e la corruzione, rafforzando l’attuazione degli standard internazionali, anche attraverso un’espansione del Forum Globale dell’Ocse, un processo di peer review e lo sviluppo di contromisure contro le giurisdizioni non cooperative che non rispettano tali standard".
L'impegno contro le atomiche I leader del G8 hanno, poi, sottolineano "l’importanza centrale del regime stabilito dal Trattato di non proliferazione e l’impegno a creare le condizioni per un mondo senza armi nucleari". Proprio a questo scopo "gli Stati Uniti convocheranno una conferenza nella primavera 2010 volta a rendere sicuro tutto il materiale nucleare vulnerabile nel mondo e a portare alla revisione del Trattato di non proliferazione".
Le preoccupazioni per il vicino Oriente I leader del G8 hanno espresso preoccupazione per i recenti sviluppi in Iran. Hanno deplorato la violenza post elettorale nel paese, l’interferenza rispetto ai media, la detenzione ingiustificata di giornalisti e gli arresti di cittadini stranieri. Il vertice fa riferimento anche all’impegno per trovare una soluzione diplomatica al fallimento continuativo da parte dell’Iran nell’adempiere ai suoi obblighi internazionali rispetto al suo programma nucleare. Gli otto leader hanno anche condannato le dichiarazioni del presidente Ahmadinejad che negano l’olocausto. Poi, sui trattati tra Israele e Palestina: "In vista di una pace globale tra Israele e tutti i suoi vicini, i leader rinnovano il loro pieno sostegno alla soluzione di due Stati per il conflitto israelo-palestinese e sollecitano le parti a riprendere rapidamente i negoziati diretti".
Clima: basi per l'accordo globale a Copenhagen All’Aquila sono state poste "le basi per un accordo globale ed efficace a Copenaghen": è quanto si legge nella bozza della dichiarazione finale del G8 in cui si sottolinea che i leader del G8 e del Mef (Major Economies Forum) "hanno concordato di continuare a lavorare insieme nei prossimi mesi".
G8: INSIEME G5 E EGITTO PER RILANCIO CRESCITA. Il G8 e i Paesi del G5 (Brasile, Cina, India, Messico e Sudafrica) più l’Egitto lavoreranno insieme con «l’intento di rilanciare la crescita su un sentiero più sostenibile, bilanciato e inclusivo».
Cooperazione contro l'evasione fiscale Lotta ai paradisi fiscali.
"La cooperazione internazionale sarà rafforzata per combattere l’evasione fiscale e la corruzione, rafforzando l’attuazione degli standard internazionali, anche attraverso un’espansione del Forum Globale dell’Ocse e lo sviluppo di contromisure contro le giurisdizioni non cooperative che non rispettano tali standard".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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