Casa Bianca: non produrremo più le mine anti uomo

Washington fa sapere che non produrrà né acquisterà più i micidiali ordigni

Casa Bianca: non produrremo più le mine anti uomo

Basta con le micidiali mine anti-uomo. L'annuncio della Casa Bianca arriva da Maputo (Mozambico), durante la conferenza sulla revisione del trattato.  Washington sta "diligentemente perseguendo soluzioni" per aderire alla Convenzione di Ottawa, spiega il Consiglio di sicurezza nazionale statunitense. Il governo americano non indica di preciso quando intende unirsi al trattato né specifica l'entità delle scorte di mine di cui è attualmente in possesso. Ma si tratta pur sempre di un passo avanti, purché alle parole seguano i fatti.

La Convenzione di Ottawa vieta l'uso, l'accumulo, la produzione e il trasferimento di mine. Gli Stati Uniti si impegnano a non produrre e a non acquistare più mine anti-uomo, nemmeno per sostituire quelle nei depositi. E sottolineano il loro impegno allo spirito e agli scopi umanitari della Convenzione che proibisce l’uso, l’immagazzinamento, la produzione e il trasferimento dei micidiali ordigni. 

Le nazioni più colpite dalle mine anti-uomo sono l'Afghanistan, il Mozambico, l'Angola, la Cambogia, l'ex Jugoslavia e il Rwanda. Tra i maggiori produttori troviamo invece Burma, Cina, Corea del Nord, Corea del Sud, Cuba, India, Iran, Iraq, Nepal, Pakistan, Russia, Singapore, Stati Uniti e Vietnam. Nei primi anni novanta l'Italia era uno dei principali produttori di mine antiuomo.

Poi, dopo la risoluzione dell'Onu nel 1993, il nostro paese aderì al Trattato internazionale del 1997, firmato da 120 paesi (ma non da Stati Uniti, India, Cina, Pakistan, Giappone, Israele, Iran e Iraq). Con l'annuncio di oggi viene fatto un nuovo passo avanti molto importante. 

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