"Abbiamo preso una posizione forte, unitaria". È il presidente del Consiglio, Enrico Letta, a sottolineare l'adesione di diversi Paesi europei all'iniziativa franco-tedesca, che chiede agli Stati Uniti "un chiarimento e una cooperazione" sul Datagate, per capire la reale estensione del sistema spionistico statunitense e prendere provvedimenti in merito.
Nel mirino della National Security Agency, l'ha chiarito ieri il Guardian, tra i quotidiani destinari dei documenti forniti alla stampa internazionale dal leaker Edward Snowden, ci sono ben 35 leader internazionali. Sotto controllo, dice El Pais, pure membri del governo spagnolo.
Ciò a cui lavoreranno Ue e Stati Uniti è un "codice comune di buona condotta", che Hollande vorrebbe pronto per fine dicembre. In un comunicato diffuso questa mattina, i 28 sottolineano che "una mancanza di fiducia potrebbe pregiudicare la necessaria cooperazione nel campo della raccolta dell'intelligence", "vitale per la lotta al terrorismo".
Al termine del vertice europeo di Bruxelles, il cancelliere Angela Merkel ha commentato con una battuta: "Non ho cambiato il mio comportamento nelle mie comunicazioni". E dunque "chiunque parli con me, ascolterà le stesse cose di prima".
Il ministro degli Esteri italiano, Emma Bonino, a Londra per partecipare a un evento organizzato dalla Bbc, ha commentato favorevolmente la reazione unitaria dell'Unione Europea e spiegato che "non risulta un coinvolgimento italiano".
Scherzando, ha aggiunto di non essere scioccata dallo scandalo Datagate: "Gli amici si spiano tra loro..."Il premier Enrico Letta ha ribadito che sono in corso verifiche per accertare se il suo nome è tra quelli dei capi di governo spiati.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.