Divorzia a 10 anni: "Costretta alle nozze"

È successo a una bambina yemenita, che ha contratto le nozze dieci mesi fa. Il marito ha 30 anni. A forzarla era stato il padre

Divorziare a dieci anni. È successo a Nejood Ali, una bambina yemenita, finita sull’altare quando di anni ne aveva appena nove e il suo sposo venti più di lei. Costretta dal padre a sposarsi come accade troppo spesso nel mondo, dove le spose bambine - secondo l’ultimo rapporto Onu - sono almeno 70 milioni, un terzo delle quali (il 12%) aveva addirittura meno di 15 anni quando ha promesso amore eterno. Ora Nejood è riuscita ad avere giustizia e ottenuto la fine del suo matrimonio. Grazie a un giudice al quale ha raccontato la sua storia dopo essersi presentata in tribunale per cercare aiuto. Il magistrato l’ha notata davanti all’ingresso, l’ha ascoltata e l’ha infine convinta, d’accordo con la moglie, a trasferirsi nella sua abitazione.

“Mio padre mi ha costretto a sposare una persona che non ho visto fino al giorno delle nozze - ha riferito la piccola alla tv libanese Lbc, spiegando che il suo matrimonio risale a dieci mesi fa -. Avevo paura, poi uno dei miei zii mi ha aiutato a rivolgermi alla giustizia per chiedere il divorzio”. A tre giorni dall’incontro col magistrato, le nozze di Nejood sono state sciolte. “Il matrimonio precoce nega a una ragazza la sua infanzia e la sua adolescenza, sconvolge la sua istruzione, aumenta il rischio che sia vittima di violenze e abusi”, spiega il dossier delle Nazioni Unite presentato un mese fa al Palazzo di Vetro dall'arcivescovo Desmond Tutu, premio Nobel per la pace nel 1984. Quasi la metà delle giovani maritate prima dei 18 anni vivono in cinque Paesi nell'Asia del Sud: Bangladesh (66%), India (47%), Nepal (41%), Afghanistan (39%), e Pakistan (24%).

Se il fenomeno delle spose bambine proseguisse con il ritmo attuale, il numero totale di ragazze tra i 20 e i 24 anni che hanno contratto matrimonio prima dei 18 anni potrebbe salire a quota 142 milioni entro la fine del decennio.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica