Gli euroscettici fanno sul serio

Partono in cinque: Front National, Lega, Pvv, Fpo e Vlaams Belang. Le Pen: "Bloccheremo ogni tentativo di maggiore integrazione". E Wilders: "Stiamo scrivendo la storia"

Matteo Salvini, Harald Vilimsky, Marine Le Pen, Geert Wilders e Gerolf Annemans
Matteo Salvini, Harald Vilimsky, Marine Le Pen, Geert Wilders e Gerolf Annemans

Adesso gli euroscettici fanno sul serio. All'indomani dello tsunami elettorale che si è abbattuto sul parlamento di Strasburgo, Marine Le Pen tira le fila e presenta il nuovo gruppo European Alliance for Freedom. È la prima mossa per un progetto molto più vasto che mira ad abbattere l'Unione europea dal suo interno, direttamente dai palazzi dell'austera burocrazia che, in questi anni di crisi economica, ha messo in ginocchio milioni di europei. "Stiamo scrivendo la storia", esulta il leader del Pvv olandese, Geert Wilders, in conferenza stampa. Al suo fianco, oltre alla leader del Front National, ci sono anche il leghista Matteo Salvini, Harald Vilimsky dell'Fpo austriaco e Gerolf Annemans del belga Vlaams Belang. "Sappiamo che dobbiamo avere sette paesi per fare un gruppo - commenta Wilders - ma ho fiducia che ce la faremo".

"Queste elezioni sono state per noi un grande successo. Hanno cercato di dividerci ma non ci sono riusciti. La nostra unità e maturità ha pagato". Dopo essere stata incoronata nuova regina di Francia la Le Pen è volata oggi a Bruxelles per tenere i primi colloqui coi leader delle forze euroscettiche. L'obiettivo è formare un nuovo gruppo parlamentare - la European Alliance for Freedom, appunto - per contrastare lo strapotere di popolari e socialisti. Alle elezioni di domenica scorsa il Front National ha ottenuto uno strabiliante successo raggiungendo il numero maggiore di seggi francesi (24). Per formare un gruppo, gli eurodeputati di almeno altri sei Paesi devono affiliarsi al movimento nazionalista francese. Ad oggi non è detto che la Le Pen riesca nel suo obiettivo perché l'altro grande vincitore euroscettico, lo UK Independence Party di Nigel Farage, fa già parte del gruppo Europa della libertà e della democrazia. Farage, che ne è copresidente col leghista Francesco Speroni, ha escluso qualsiasi alleanza con la Le Pen. Preferisce il Movimento 5 Stelle. Oggi ha visto a pranzo Beppe Grillo per mettere le basi a una potenziale alleanza. "Farage auspica che non riusciamo a costruire il nostro gruppo, ma noi ce la faremo - ribatte la Le Pen - comunque dopo le elezioni ha fatto dichiarazioni meno violente e ha detto che potremo fare fronte comune di fronte agli effetti più nefasti della Ue".

Nel nuovo gruppo non ci sarà spazio per gli antisemiti ungheresi di Jobbik, i nazionalisti bulgari di Ataka e i neonazisti greci di Alba Dorata. Si parte da cinque, quindi. E la conferenza stampa di oggi pomeriggio, a Bruxelles, è solo il primo passo. "Cercheremo di ostacolare ogni nuovo progresso della Ue - assicura la Le Pen - bloccheremo ogni tentativo di maggiore integrazione europea voluto dai nostri avversari". Un obiettivo che sta già creando non poca inquietudine sia nel Pse sia nel Ppe.

"Sono orgoglioso di sedere in questa alleanza per la speranza contro tutto ciò che è unico, dalla moneta al mercato - incalza Salvini - siamo qui per fare contrapposizione ai trattati che ci svendono". E conclude: "Non profitto, non merce, non consumatori, ma uomini".

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