L'ira delle femministe contro Carla Bruni

L'ex premiere dame francese: "Io non sono affatto una femminista impegnata. Al contrario, sono una borghese". Pioggia di critiche

L'ira delle femministe contro Carla Bruni

"Non c’è bisogno di essere femministe". È basta questa frase per scatenare le ire e le proteste delle associazioni femministe francesi. A pronunciarla è stata Carla Bruni, in un’intervista sul numero speciale di Natale di Vogue Paris in uscita il 3 dicembre.

L’associazione "Osez le feminisme" ha invitato tutti a rispondere all’ex premiere dame di Francia su Twitter con l’hashtag ’#ChereCarlaBrunì (’Cara Carla Brunì) per spiegarle perché la propria generazione abbia bisogno del femminismo.

"Mi piace avere un marito, le donne della mia generazione non hanno bisogno di essere femministe. Ci sono i pionieri che hanno aperto una breccia, ma io non sono affatto una femminista impegnata. Al contrario, sono una borghese", ha spiegato nell'intervista la moglie dell’ex presidente Nicolas Sarkozy.

Affermazioni che, a detta di ’Osez le feminisme", vanno denunciate e sono "indecenti".
"75.000 donne stuprate ogni anno in Francia bastano a convincermi che abbiamo bisogno del femminismo", scrive una delle militanti dell’associazione.

Tra i messaggi postati c’è quello dell’eurodeputata ed ex ministra francese, Corinne Lepage, per la quale "fino a quando non ci saranno donne alla Banca centrale europea ci sarà bisogno del femminismo" o quello della giornalista Muriel Cousin, per la quale a Carla Bruni manca solo "l’intelligenza per capire che le sue affermazioni sono indecenti". "Avremo bisogno del femminismo fino a quando un uomo che passa sul marciapiede si fermerà di propria iniziativa per aiutarti a parcheggiare", scrive anche l’attrice Isabelle Mergault.

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