Presidenziali in Francia: scendono in campo i vip

A poche settimane dal voto da Depardieu alla Bardot, le star dello spettacolo e dello sport in prima fila per sostenere i candidati all’Eliseo. Jean Alesi: tifo per Nicolas

Presidenziali in Francia: scendono in campo i vip

«Senza il presidente francese Nicolas Sarkozy avrei perso molti soldi. Quando ho avuto dei problemi con uno dei miei business all’estero, mi ha risolto subito il problema». Sicchè «tutto ciò che mi chiederà lo farò». Se non altro, l’attore Gerard Depardieu non ha peli sulla lingua. E nessuno gli potrà rimproverare, a cose fatte, di aver fatto il salto della quaglia all'ultimo momento. Non ha detto esattamente di quali affari si sia trattato, ma secondo alcuni si sarebbe trattato di una piccola «connerie», una leggerezza legata a una compravendita di terreni, di vigneti per la precisione.
E insomma, se monsieur le president non avesse messo una buona parola con le banche il vecchio Gerard, con la sua passione per il vino, sarebbe rimasto con un palmo di naso. Un aiuto ancora tutto da verificare dato che lo stesso Sarkozy si è subito precipitato a smentire.

Nel tourbillon di chi sta con chi, nel gran circo dello star people, Depardieu si è già messo da un pezzo la sua brava casacca. E domenica scorsa la sfoggiava, con gran soddisfazione, in prima fila al comizio presidenziale di Villepinte, accanto a madame Carlà. La sua partigianeria è anche una questione d’onore, in un certo senso, direbbero a Palermo. «Quando lo chiamo, (si noti il candore, ndr) mi richiama nel quarto d'ora successivo. Lui è il presidente della Repubblica, io sono solo un attore e mi richiama subito. Roba da non crederci. E poi da tanto tempo sento dire cose negative su Nicolas Sarkozy, mentre lui ha fatto soltanto del bene». In prima fila, al raduno di Villepinte, Depardieu aveva accanto a sé anche l’attrice Emmanuelle Seigner, e il cantante Enrico Macias.

Non è il solo, il vecchio Gerard, ad aver preso così appassionatamente partito. L'ex tennista Yannick Noah, volto tra i più popolari di Francia sta dall'altra parte, e nella gran contesa elettorale che vede Sarkozy opposto al socialista Francois Hollande, Yannick si è schierato apertamente con quest'ultimo. Mentre Brigitte Bardot, si sa, sponsorizza apertis verbis madame Le Pen.

Nella gran corsa all'accaparramento di volti noti da gettare nella mischia, o sul piatto della bilancia, come Brenno la spada quando si trattò di quagliare la famosa pax con i Romani, la gauche non è affatto schizzinosa. C'è poco da fare gli snob, del resto. Qui si fa sul serio, fra meno di un mese c'è l'Eliseo in ballo, e se non è questione di vita o di morte poco ci manca; dunque anche le ginocchiate, i colpi bassi e quelli di karatè sul coppino vanno benissimo, se a servirli agli avversari, come accompagnamento, ci sono i seducenti sorrisi delle star.

Hollande, per esempio. Hollande dicono che farebbe carte false per avere dalla sua Jean Dujardin, premio Oscar per il film «The Artist»; mentre l'appoggio di Michel Piccoli, grande attore ed ex marito di Juliette Greco, quello ce l'ha già in tasca da un pezzo. E Jean Reno, che nel 2007 aveva sostenuto spavaldamente Sarkozy? Niente; di Jean Reno non si hanno notizie. Il protagonista di «Nikita» fa lo sdegnoso, se ne è rimasto dietro le quinte, aspetta di vedere da che parte gira il vento. Una che invece non teme di esporsi pubblicamente e di far sapere come la pensa è madame Brigitte Bardot, che a 77 anni (possibile? Sì, purtroppo è così). Lei sta con il Front National, con Marine Le Pen, e nel timore che la sua posizione possa essere fraintesa ha preso carta e penna, come si faceva una volta, e ha scritto una bella letterina al quotidiano Nice matin. Destinatari della sua missiva i sindaci di Francia, che secondo la Bardot dovrebbero mostrare più carattere, e difendere la Francia schierandosi al fianco della figlia del vecchio Le Pen.

«Sono scandalizzata -ha scritto la Bardot- che dei sindaci di Francia siano tanto timorosi da non avere l'onestà di dare i loro voti a Marine Le Pen che conduce una squadra di testa per le presidenziali, che difende gli animali e il coraggio di ridare al nostro Paese il posto che deve occupare nel mondo.

Io domando loro dunque di avere un po' di coraggio per una volta nella vita e di fare infine il loro dovere». Depardieu contro Bardot. Alla fine, magari, essendo le idee dei contendenti quelle che sono, sarà una questione di fans.

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