Pulizia etnica in Siria, fucilati 20 uomini disarmati

Fucilati 20 civili fra i 20 e i 30. Si muove la Ue: rafforzati l'embargo e le sanzioni. Terzi: "E' pulizia etnica"

In Siria è iniziata una vera e propria pulizia etnica. Nella notte a Damasco, nel quartiere di Mezzeh, le truppe regolari siriane hanno fucilato almeno venti uomini disarmati perché sospettati di aver aiutato i ribelli. Nel frattempo l'Unione europea ha deciso di estendere le sanzioni contro la Siria rafforzando, in particolar modo, l’embargo in vigore sulle armi.

Sale la tensione in Siria. La guerra civile si sta trasformando in pulizia etnica con l'esercito siriano a caccia dei ribelli da giustiziare. ieri si sono registrati, infatti, nuovi episodi di inaudita violenza. "I corpi - spiega una fonte da Damasco - sono stati raccolti dai quartieri di al-Ikhlas, al-Zayat, al-Farouk, Hawakir al-Sabbarah e al-Basatin e portati tutti nella moschea di al-Mustafa. Hanno diversi fori di pallottola". Uno ne ha almeno 18. Tre hanno le mani legate dietro la schiena. "Alcuni sono in pigiama - racconta spiega l’attivista Bashir al-Kheir - molti hanno le dita rotte o amputate, altri sono stati sgozzati".

Intanto il portavoce del ministero degli Esteri siriano ha fatto sapere che le armi chimiche sono "sotto il controllo dell'esercito", ma non verranno usate, "a meno che la Siria non venga attaccata da paesi stranieri". Il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, ha avvisato che "il governo siriano è responsabile della sicurezza delle armi chimiche" e la "comunità internazionale riterrà responsabile" chiunque del governo siriano consentirà l'uso di queste armi.

Mentre in Siria continua la carneficina, si muovono gli organi internazionali. Nella riunione dei 27 ambasciatori Ue è stato deciso di rafforzare le sanzioni. Le nuove misure consentiranno ai Paesi europei di compiere ispezioni su navi e aerei dal carico "sospetti" nei propri aeroporti, porti e acque territoriali, nel rispetto delle norme internazionali, e colpiranno altri 26 individui e alcune altre entità che sostengono soprattutto economicamente il regime di Assad. Il congelamento dei beni e il blocco dei visti, sarà effettivo a partire da domani, con la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Sono già 129 le persone e 49 le entità sulla "lista nera" dell’Unione europea. Alcune di queste, come i ministri della Difesa e i responsabili dell’intelligence, sono rimaste uccise negli ultimi attentati. "La battaglia dell’esercito siriano contro la propria popolazione rasenta la pulizia etnica e i crimini contro l’umanità", ha detto il ministro degli esteri Giulio Terzi al suo arrivo a Bruxelles spiegando che l'esercito siriano sta combattendo "una battaglia assolutamente inaudita di massacro della propria popolazione".

"È andato ben al di là di qualsiasi altra repressione vista in altri paesi della primavera araba, qualcosa che nel nostro mondo non dovrebbe esistere - ha concluso il titolare della Farnesina - qualcosa che rasenta la pulizia etnica e i crimini contro l’umanità".

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